Voucher Lavoro INPS: Guida alle novità. Chi può riceverli? Cosa cambia per Badanti, Baby sitter, Colf

Redazione 15/06/16
E’ stato approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto cosiddetto Jobs Act (dlgsv  15 giugno 2015, n. 81 emanato in attuazione della legge delega n. 183 del 2014), che modifica le modalità di utilizzo dei voucher INPS.

Leggi anche: Voucher INPS 2016, come attivarli? Novità sul loro uso, multe salate in arrivo

Come già approfondito dalla nostra Redazione, dal testo del comunicato stampa emanato a margine della seduta, si è appreso che le variazioni apportate alla normativa sul lavoro accessorio (c.d. voucher) sono 2.

PER APPROFONDIRE VAI ALLO

SPECIALE SU VOUCHER 2016: TUTTE LE NOVITÀ

1)  La prima è mirata ad assicurare la piena tracciabilità dei voucher.

Si prevede, infatti, che i committenti imprenditori non agricoli o professionisti che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio debbano, almeno un’ora prima dell’avvio della prestazione, comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, con sms o mediante posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, oltre a luogo e durata della prestazione medesima.

La comunicazione all’INPS può avvenire tramite 3 canali: contatc center INPS-INAIL n° 803164 (numero gratuito da rete fissa) o allo 06/164164 da cellulare (a pagamento in base al gestore telefonico); tramite il sito www.inps.it alla pagina Lavoro accessorio; a una sede INPS.

Con riguardo ai committenti imprenditori agricoli la suddetta comunicazione, entro gli stessi termini e con analoghe modalità, dei dati anagrafici o del codice fiscale del lavoratore, del luogo e della durata della prestazione deve avere riferimento ad un arco temporale che non superi i 7 giorni.

2) La seconda esclude il settore agricolo dall’applicazione del limite che è stato imposto ai committenti imprenditori, i quali possono ricorrere a prestazioni di lavoro accessorio per compensi non superiori a 2mila euro per ogni committente.

Voucher INPS 2016: le nuove multe

Tutti coloro che non si adegueranno alle nuove disposizioni sulla comunicazione dei buoni lavoro, rischieranno di pagare pesanti sanzioni che andranno da 400 a 2400 euro per ogni lavoratore di cui non è stato comunicato l’inizio dell’attività accessoria.

Voucher INPS 2016: chi può utilizzarli?

I committenti possono essere:

– famiglie;

– enti senza scopo di lucro;

– soggetti non imprenditori;

– imprese familiari;

– imprenditori agricoli;

– imprenditori di tutti i settori;

– committenti pubblici.

Per quanto, invece, riguarda le società che hanno in appalto servizi hanno la possibilità di usufruire dei voucher INPS esclusivamente al fine di pagare gli steward degli stadi.

Si consiglia il seguente Formulario completo e aggiornato

Voucher INPS 2016: chi può riceverli?

Possono avere accesso al lavoro accessorio i seguenti lavoratori:

– pensionati;

– studenti (con almeno 16 anni compiuti, dietro autorizzazione dei genitori, e meno di 25) iscritti all’Università o ad una scuola di qualsiasi ordine e grado;

– cassaintegrati;

– lavoratori in mobilità;

– soggetti che riscuotono la disoccupazione Aspi;

– disoccupati dell’edilizia;

– lavoratori part-time (ma non presso il datore di lavoro con cui hanno stipulato il contratto);

– inoccupati;

– soggetti che percepiscono mini-aspi, mini-aspi 2012;

– lavoratori autonomi;

– dipendenti pubblici e privati (ma non presso il datore di lavoro con cui hanno stipulato il contratto);

– extracomunitari se hanno un permesso di soggiorno per lavoro (o per studio) oppure per “attesa occupazione”.

Badanti, colf e braccianti: nessuna modifica

Per badanti (da assumere a giornata), colf e baby sitter non cambia nulla rispetto all’anno scorso. Non hanno, infatti, nessuna scadenza stringente per comunicare i dati del voucher o il codice fiscale all’INPS e all’Ispettorato del lavoro.

A precisarlo Assindatcolf che comunica come “Il lavoro domestico è escluso dall’obbligo di tracciabilità. Il decreto parla di committenti imprenditori e professionisti lasciando quindi fuori le famiglie che dovessero usare i voucher per pagare colf, badanti e baby sitter”.

Redazione

Tag

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento