Vademecum sull’IRPEF

Tutto sull’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche: come e quando si paga, quali sono gli scaglioni previsti, chi è esente.

Rosa Leone 11/06/17
IRPEF è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche, è un’imposta diretta, personale, progressiva e generale.

In Italia è in vigore dal 1974 ed è regolata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, DPR del 22 dicembre 1986 n. 917.

 

Chi, come e quando paga

L’IRPEF è un’imposta che si calcola sul reddito dei lavoratori dipendenti, i pensionati e i lavoratori autonomi. I lavoratori subordinati, sia che hanno un contratto a tempo determinato che indeterminato, pagano l’IRPEF tramite la busta paga. I pensionati la pagano tramite l’assegno della pensione mensile. I lavoratori autonomi pagano in sede di dichiarazione dei redditi attraverso il Modello Redditi 2017 (Unico) persone fisiche. L’Irpef va pagata se il suo importo è superiore a 51,65. Può essere versata:

– con un unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;

– in due rate se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro. La prima rata del 40% va versata entro il 30 giugno e la seconda rata pari al 60% entro il 30 novembre.

 

Scaglioni

L’aliquota IRPEF varia a seconda dello scaglione di appartenenza, ovvero:

I° scaglione: per i redditi fino a 15.000 euro si applica l’aliquota del 23%;

II° scaglione: per i redditi da 15.001 euro a 28.000 euro si applica l’aliquota del 28%;

III° scaglione: per i redditi da 28.001 euro a 55.000 euro si applica l’aliquota del 38%;

IV° scaglione: per i redditi da 55.001 euro a 75.000 euro si applica l’aliquota del 41%;

V° scaglione: per i redditi da 75.001 si applica l’aliquota del 43%.

 

Calcolo IRPEF

– Si determina il reddito mensile: rientrano in questo reddito lo stipendio del periodo considerato al netto dei contributi INPS a carico del lavoratore, l’indennità di trasferta e la parte imponibile delle indennità e degli assegni vari esclusi quelli per il nucleo familiare.

– si sottraggono dal reddito mensile gli oneri deducibili;

– si applica l’aliquota dello scaglione di appartenenza e si ottiene l’imposta lorda;

– si sottraggono le detrazioni fiscali previste dal Tuir.

 

Chi non paga l’IRPEF

Sono esonerati dal pagamento di questa imposta:

Reddito di sola pensione: sotto i 75 anni e fino a 7.500 euro; sopra i 75 anni e fino a 8.000 euro;

Reddito della sola unità immobiliare considerata come abitazione principale e delle relative pertinenze;

Redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro;

Redditi di soli fabbricati fino a 500 euro;

Redditi da lavoro dipendente fino a 8.000 euro;

Redditi da lavoro autonomo fino a 4.800 euro.

 

Volume consigliato:

Condono fiscale liti pendenti

Il seguente testo illustra come applicare la disciplina normativa di cui all’art. 11 del Decreto Legge del 24 aprile 2017 n. 50 (Definizione agevolata delle controversie tributarie) contenente la manovra correttiva pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 che introduce la rottamazione delle liti fiscali pendenti con il Fisco. Con un taglio operativo si analizzano le caratteristiche principali del nuovo istituto raffrontandolo anche con i condoni fiscali precedenti unitamente a utili riferimenti giurisprudenziali. Ed infatti, da ultimo nel 2011, ma già in precedenza, il legislatore aveva previsto la possibilità di definire le controversie tributarie pendenti in ogni stato e grado del giudizio mediante un meccanismo analogo, per molti profili differente ma dal fine comune: ridurre il numero delle controversie tributarie pendenti e “fare cassa”.L’attuale condono anche se un’ottima opportunità per i contribuenti presenta delle criticità che nella proposta modificativa inclusa in questo pratico manuale si cercano di superare.MAURIZIO VILLANI, Avvocato tributarista cassazionista specializzato in Diritto Tributario e Penale – Tributario. Relatore in vari convegni nazionali, seminari e incontri, collabora con diverse testate di settore scrivendo articoli e pareri in ambito fiscale e tributario.È autore di diversi testi sul contenzioso tributario. Il comitato scientifico del “Premio Barocco” gli ha assegnato l’alta onorificenza per l’anno 2015, come riconoscimento del suo costante impegno nel voler riformare le Commissioni tributarie e per il suo contributo nel 2015 alla riforma del processo tributario (D.Lgs. n.156/2016). IOLANDA PANSARDI, Avvocato tributarista, Master in diritto e pratica tributaria – LL.M In Tax Law “Universus”. Collabora con lo studio legale tributario Villani. Autrice e coautrice di articoli per riviste specializzate, di volumi ed ebook in materia di diritto tributario.

Maurizio Villani, IOLANDA PANSARDI | 2017 Maggioli Editore

12.00 €  10.20 €

Rosa Leone

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento