Le opposizioni hanno protestato, con in testa gli ex ministri Beatrice Lorenzin e Marianna Madia.
Il nuovo emendamento prevede la validità dell’autocertificazione da parte delle famiglie fino al 10 marzo 2019. Entro quella data le famiglie dovranno presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie”.
Dopo mesi di annunci e una circolare firmata dalla nuova ministra della Salute, Giulia Grillo, che andava contro la Legge Lorenzin sui vaccini e aveva permesso ai genitori di far entrare i propri figli a scuola con una semplice autocertificazione, il mondo fuori si è fatto sentire: la comunità scientifica, quella dei presidi, quella politica e sociale. Così la maggioranza di Governo ci ripensa. In meno di 24 ore ha innestato la retromarcia: è pronto un emendamento per confermare l’obbligo dei vaccini per la frequenza scolastica.
Martedì in audizione tutti chiedevano di non approvare l’emendamento di Paola Taverna al mille proroghe: quello che avrebbe permesso anche ai bambini non vaccinati di entrare nei nidi e nelle materne.
La pressione del mondo scientifico e scolastico ha fatto centro, così Ieri, 5 settembre, i relatori del decreto legge Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane hanno presentato un nuovo emendamento per bloccare quello nel Milleproroghe, approvato a Palazzo Madama.
La nuova norma è già stata annunciata e prevede un obbligo flessibile, da apporre in caso di calo di coperture. Discorso a parte per Morbillo, Rosolia e Parotite, per le quali si sta pensando di introdurre l’obbligo.
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