Il pacchetto lavoro nella Manovra 2025: cuneo fiscale, maxi-deduzioni, Fringe benefit e premi

Fringe benefit, premi di risultato, sgravi sulle assunzioni, taglio al cuneo e aliquote Irpef: tutte le misure nel pacchetto lavoro della Legge di bilancio 2025

Paolo Ballanti 22/10/24
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Riunitosi il 15 ottobre 2024 il Consiglio dei ministri numero 100, ha approvato il disegno di Legge il bilancio 2025 e il bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, con tutta una serie di misure in tema di lavoro.

Il Ministro Giorgetti ha inoltre illustrato il Documento programmatico di bilancio (DPB) 2025 che, conformemente a quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea.

Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa al conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel DDL Bilancio si “concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati” (comunicato stampa).

Proprio con riguardo a quest’ultimo aspetto (e in attesa di ulteriori indicazioni nel momento in cui saranno disponibili le bozze dei singoli articoli del DDL Bilancio) analizziamo in dettaglio le misure previste in materia di lavoro.

Indice

Taglio del cuneo fiscale e aliquote Irpef

Come anticipato, nella stesura del disegno di Legge di Bilancio 2025, è stato posto l’accento sul tema della riduzione del cuneo fiscale, tema ricorrente delle riforme succedetesi negli ultimi anni in materia di lavoro e Irpef.

Il cuneo fiscale, è utile ricordarlo, esprime il peso di contributi e imposte sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Sul punto la bozza di Manovra 2025 intende rendere strutturali:

  • gli effetti del taglio del cuneo fiscale;
  • l’accorpamento su tre scaglioni delle aliquote Irpef già in vigore nell’anno in corso.

Attualmente, infatti, il calcolo dell’imposta lorda avviene applicando le seguenti aliquote percentuali, ciascuna di esse su una determinata porzione del reddito complessivo rilevante ai fini fiscali:

Scaglione di redditoAliquota da applicare allo scaglione di redditoImposta lorda risultante
Fino a 28.000,00 euro23%23% sull’intero importo
Oltre 28.000,00 fino a 50.000,00 euro35%6.440,00 (28.000,00 * 23%) + 35% sulla parte di reddito eccedente i 28.000,00 euro
Oltre 50.000,00 euro43%(*) 14.140,00 + 43% sulla parte eccedente i 50.000,00 euro
(*) L’IRPEF lorda di 14.140,00 euro è il risultato di (28.000,00 * 23%) + (22.000,00 * 35%). Da notare che 22.000,00 euro rappresenta il secondo scaglione Irpef, quale risultato della sottrazione 50.000,00 – 28.000,00 euro

Fringe benefit

La retribuzione riconosciuta ai lavoratori dipendenti non è rappresentata esclusivamente dalle somme in denaro erogate in busta paga, a titolo di minimi retributivi e altri importi aggiuntivi a questi ultimi (ad esempio a titolo di indennità ad personam e superminimi).

A seconda delle decisioni aziendali e / o degli obblighi imposti dalla contrattazione collettiva è possibile, infatti, permettere ai dipendenti di fruire di una serie di beni e servizi, ricevuti nel corso del periodo d’imposta in ragione del contratto di lavoro in essere. In questi casi si parla di retribuzione in natura o fringe benefit.

Sempre nell’ottica di ridurre il cuneo fiscale, la soglia di detassazione per i beni e servizi di modico valore riconosciuti dai datori di lavoro ai dipendenti è stata eccezionalmente innalzata, per il periodo d’imposta 2024, dal valore strutturale di 258,23 euro a:

  • 1.000,00 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti;
  • 2.000,00 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Sul punto le anticipazioni fornite dal Comunicato stampa al CDM del 15 ottobre 2024 riferiscono di una “conferma dei fringe benefit per tutti gli aventi diritto” mentre vengono maggiorati gli importi “per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri”.

Proroga maxi-deduzione del costo del lavoro

Sempre in materia di riduzione del carico fiscale sul lavoro dipendente, la bozza di Manovra 2025 proroga la maxi-deduzione del costo del lavoro in presenza di nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Trattasi in particolare di una maggiorazione del costo del personale che riduce l’ammontare del reddito di imprese e professioni su cui si calcola il carico fiscale (va in deduzione).

Prorogata la detassazione al 5% dei premi di risultato

Tra le misure fiscali previste nel DDL Bilancio figura, per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori dipendenti, in deroga all’aliquota strutturale del 10%.

Trattasi di una misura già applicata nel biennio 2023-2024 con cui si prevede un’aliquota del 5%, sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali – comunali, sui premi di risultato corrisposti in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, nonché sulle somme pagate a titolo di partecipazione agli utili.

L’imposta sostitutiva (al 5 o al 10%) opera entro il limite complessivo di importo di 3 mila euro (elevati a 4 mila euro per le aziende che coinvolgono in via paritetica i lavoratori).

Conciliazione tempi di vita e di lavoro

Il DDL Bilancio non manca di dedicare attenzione alle misure a sostegno delle famiglie e della genitorialità anche attraverso iniziative volte a supportare la conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze familiari. Nel merito, come si legge nel Documento programmatico di bilancio, si “potenziano i congedi parentali e si stanziano risorse in favore dei nuovi nati”.

Gli sgravi contributivi hanno l’obiettivo di ridurre il costo del personale a carico dei datori di lavoro, principalmente attraverso un abbattimento dei contributi previdenziali e assistenziali conto azienda, a fronte dell’assunzione di determinate categorie di dipendenti, altrimenti a rischio di incontrare difficoltà nell’inserimento / reinserimento professionale.

In materia di bonus alle imprese il DDL Bilancio conferma, si legge nel Documento programmatico di bilancio 2025, alcune “misure di sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati”.

Sul punto il Comunicato stampa sul CDM del 15 ottobre 2024 fornisce ulteriori dettagli. In particolare nel Mezzogiorno si “confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027”. Luce verde anche per la “decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zona economica speciale (ZES)” (comunicato stampa).

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Foto copertina: istock/Jacob Ammentorp Lund