Tria in audizione: pace fiscale non è condono, ok a riforma Irap

Redazione 17/07/18
Il Fisco e la pace fiscale al centro dell’agenda del Governo. Allentare la pressione fiscale si può e si deve fare. Parola del Ministro dell’economia Giovanni Tria, che in audizione in Commissione Finanze al Senato ha confermato di voler perseguire questo obiettivo, ma “compatibilmente con gli spazi finanziari”.

“Pace fiscale non significa varare nuovi condoni ma pensare a un fisco amico del contribuente, che favorisca l’estinzione dei debiti”, ha affermato Tria. ”In Italia gli oneri amministrativi per i contribuenti sono già molto elevati – rileva -. La loro presenza spesso finisce con favorire le attività sommerse e le organizzazioni produttive informali”.

Fisco: tra le riforme rientra anche l’Irap

In tema Fisco sono in arrivo novità anche per l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Il ministro, alla domanda se all’interno della riforma strutturale del fisco c’è anche l’Irap, ha risposto: ”Certo. Si tratta di un’imposizione che non ha mai goduto del mio favore, da un punto vita della logica economica. Deve rientrare nel pacchetto della riforma che si sta studiando”.

Fisco introduzione della Flat tax

Infine ha parlato di Flat Tax. La task force istituita per attuare il programma di governo ha ”l’obiettivo di analizzare i profili di gettito e distributivi del sistema in vista della definizione della flat tax, in un quadro coerente di politica fiscale e in armonia con i principi costituzionali di progressività dell’imposta. Principi che, invece, l’attuale struttura dell’Irpef ha difficoltà a garantire” dice il ministro dell’Economia in audizione al Senato.

Per il ministro Tria ”in Italia occorre ripristinare condizioni di stabilità e certezza per attrarre investimenti esteri e per sostenere i consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese”. Per raggiungere questi obiettivi, secondo Tria, ”è necessario adottare azioni strutturali fortemente orientate a: rendere la tassazione più favorevole alla crescita, perseguire la semplificazione degli adempimenti, migliorare la tax compliance, preparare il terreno alla riduzione della pressione fiscale”.

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