La norma, inoltre, dà anche una tempistica di erogazione della tredicesima, ossia da corrispondersi entro il mese di dicembre di ogni anno. E se il lavoratore domestico non ha lavorato l’intero anno ma solo qualche mese? Spetta ugualmente l’intera mensilità aggiuntiva? Ovviamente no: in tal caso, per coloro le cui prestazioni non raggiungessero un anno intero di servizio, saranno corrisposti tanti dodicesimi della tredicesima mensilità quanti sono i mesi del rapporto di lavoro. Questo è un principio che vale anche per i lavoratori subordinati.
Ma andiamo a vedere in dettaglio come si calcola la tredicesima colf e badanti 2020, quali sono i requisiti e soprattutto come funziona.
Tredicesima Colf e badanti 2020: il CCNL
La disposizione normativa appena riportata è attuata per mezzo dell’art. 37 del CCNL per il personale domestico, il quale afferma che la retribuzione si compone di 13 mensilità. Infatti è prevista la corresponsione, entro il mese di dicembre, di una gratifica natalizia, nella misura di una mensilità di retribuzione globale di fatto (comprensiva dell’indennità di vitto e alloggio), frazionabile per dodicesimi se il servizio prestato è inferiore all’anno.
Tredicesima Colf e badanti 2020: come si calcola
Innanzitutto, si considera mese intero la frazione di mese pari o superiore a 15 giorni.
Per quanto riguarda la sua maturazione, infatti, i contratti collettivi adottano il sistema della maturazione sulla base dei mesi di servizio. Tale sistema, in pratica, prevede che un mese risulti utile ai fini della maturazione della tredicesima mensilità (nonché della quattordicesima, se prevista, del TFR, delle ferie e dei permessi) se il rapporto di lavoro risulta in essere per una frazione di mese pari o superiore a 15 giorni di calendario. Al contrario, se la frazione di mese non supera i 14 giorni di calendario, il mese non si considera utile alla maturazione della mensilità aggiuntiva.
Il calcolo della tredicesima si fa con la seguente formula:
Retribuzione lorda mensile x numero di mesi lavorati / 12
Prendiamo il caso di una lavoratrice domestica assunta il 20 febbraio 2020, con una paga mensile pari a 1.000 euro. Si presume che la stessa presti servizio fino a fine anno. In tal caso, le mensilità da conteggiare ai fini del calcolo della tredicesima mensilità sono pari a 10, poiché nel mese di febbraio la lavoratrice è impiegata per meno di 15 giorni di lavoro. Pertanto, i mesi utili al calcolo della tredicesima sono: marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre.
Nel caso in esempio, la tredicesima si calcola nel seguente modo:
- euro (x 10) / 12 = 833,33 euro.
E se il lavoratore domestico presta la propria attività lavorativa per più famiglie? Come si calcola la tredicesima in questi casi? In tale fattispecie, ciascun datore di lavoro deve calcolare la tredicesima in base alla paga oraria, più quella di vitto e alloggio.
>> Nuovo ccnl Colf e badanti: stipendio, tabelle, indennità
Tredicesima Colf e badanti 2020: voci di calcolo
Ma quali sono gli elementi utili che rientrano nel calcolo della Colf e badanti 2020? Ebbene, a tal fine è necessario tenere in considerazione:
- la retribuzione lorda mensile per i mesi lavorati;
- l’indennità di contingenza;
- gli scatti di anzianità;
- altri elementi utili che rientrano nella retribuzione globale mensile.
Tredicesima Colf e badanti 2020: maturazione
La tredicesima mensilità si calcola sui mesi effettivamente lavorati, ossia su quelli che superano i 15 giorni. Al riguardo, si precisa che l’emolumento viene erogato anche se il lavoratore è assente dal lavoro per una delle seguenti cause:
- ferie;
- malattia;
- infortunio;
- maternità;
- congedo Matrimoniale;
- cassa Integrazione;
- riposo giornaliero per allattamento.
Tredicesima Colf e badanti 2020: gli esclusi
Al contrario, non spetta quando il dipendente:
- svolge lavoro straordinario;
- percepisce indennità per ferie non godute;
- usufruisce dell’aspettativa.
Infine, particolare attenzione va rivolta alla gestione delle assenze. Infatti, se queste ultime si protraggono per più di 15 giorni, il mese deve essere considerato interamente non utile alla maturazione delle mensilità aggiuntive.
Generalmente le mensilità aggiuntive non maturano durante le assenze per congedo parentale, malattia del bambino, sciopero, assenze non giustificate, permessi non retribuiti, ecc., ma vanno comunque verificate le disposizioni contrattuali. In ogni caso, sono poi i CCNL a individuare i periodi di assenza durante i quali si matura il diritto alla mensilità aggiuntiva.
Colf e badanti 2020: il nuovo Ccnl
Ricordiamo che il 1° ottobre 2020 è entrato in vigore il nuovo Ccnl dei lavoratori domestici
Nel nuovo CCNL lavoro domestico entrano in gioco diverse novità, sia per lavoratori e lavoratrici sia per le famiglie che assumono colf e badanti: dagli aumenti di stipendio mensile alla nuova denominazione dei collaboratori e collaboratrici fino alle modifiche ai livelli di inquadramento contrattatuale.
La prima novità oeprativa dal 1° ottobre è il nuovo titolo con cui verranno assunti i lavoratori e le lavoratrici che entreranno nelle case di milioni di italiani, per svolgere le proprie mansioni di aiuto: si chiameranno “Assistenti familiari”.
Tra le altre novità rientrano le seguenti:
- sparisce la tripartizione livellare in favore di un CCNL basato su 4 livelli di inquadramento, ognuno dei quali paratrato sulla base delle competenze acquisite,
- un aumento di stipendio mensile di 12 euro per il livello medio B super dal 1° gennaio 2021 (questo innalza il minimo contrattuale per una persona convivente a 880 euro/mese),
- un sistema d’indennità, decorrenti già dal 1° ottobre, con un importo variabile tra 100 euro a quasi 116 euro erogata in aggiunta alla retribuzione minima ai lavoratori che assistono bambini fino al 6° anno d’età e agli assistenti familiari che assistono più di una persona non autosufficiente,
- a favore dei lavoratori in possesso della certificazione di qualità, inoltre, è riconosciuta un’ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.
Libri utili:
Colf, badanti e baby sitter: guida al rapporto di lavoro domestico
La disciplina del lavoro domestico coinvolge un gran numero di operatori ed è stata oggetto di una continua evoluzione.Il nuovo CCNL, entrato in vigore il 1° ottobre 2020, racchiude in un’unica categoria professionale, quella degli assistenti familiari, il rapporto di lavoro di colf, badanti e baby sitter.La nuova categoria tiene conto tuttavia della specifica distinzione tra coloro che si occupano della gestione della casa in generale, e chi si prende cura di altre persone all’interno della famiglia, con un’ulteriore specifica in caso di persone disabili.Introdotta a tal proposito la figura di ”educatore formato”, ossia l’assistente familiare che si occupa di accudire adulti e bambini, in condizioni di disabilità psichica oppure affetti da disturbi dell’apprendimento o relazionali.Le ulteriori novità riguardano l’aumento contrattuale per le badanti che seguono più di un assistito e le baby sitter che vengono inquadrate in unico livello.Questa breve guida permette di conoscere tutto ciò che occorre sapere sul rapporto di lavoro domestico, anche in merito al versamento dei contributi, e si completa con una sezione di risposte a quesiti su casi pratici nonché con i contenuti extra, scaricabili online, ovvero:â un facsimile personalizzabile di lettera di assunzione di lavoratore domestico;â un applicativo in ambiente Microsoft Excel con estensioni Visual Basic, ideato da Alessandro Bazzan, che:› effettua il calcolo della busta paga, secondo il metodo orario ed il riporto automatico dell’orario di lavoro nei giorni del mese;› archiviando la busta paga del mese, ne utilizza i valori per il calcolo trimestrale dei contributi da versare all’Inps tramite compilazione dei MAV;› produce la Certificazione Unica e un prospetto riepilogativo annuale.Antonella DonatiGiornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare, con particolare attenzione alle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. Si occupa specificamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.Alessandro BazzanIscritto all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Padova dal 2004. Consulente tecnico di parte in contenzioso del lavoro. Docente in corsi di amministrazione del personale. Svolge le attività di consulenza e gestione paghe presso lo Studio Bazzan, attivo in Padova già dal 1967.
Antonella Donati, Alessandro Bazzan | 2020 Maggioli Editore
40.00 € 38.00 €
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento