A beneficio invece delle imprese, un rilevante taglio dell’Irap (4,3 miliardi di euro), sgravi contributivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato previste per quest’anno (3,9 miliardi di euro), una riduzione del diritto annuale delle Camere di Commercio (400 milioni), patent box (170 milioni) e credito di imposta Irap per le imprese senza dipendenti (163 milioni). Dovendo tuttavia rinunciare allo sgravio contributivo del 50% per l’assunzione di un disoccupato da oltre 24 mesi (870 milioni di euro), alla riduzione delle agevolazioni per le produzioni/cessioni di energia prodotta da fonti rinnovabili agroforestali (45 milioni) e al taglio del 20% delle deduzioni forfettarie in capo agli autotrasportatori (39 milioni). Anche in questo caso il saldo però rimane positivo: per le imprese infatti si registra una riduzione del peso fiscale pari a 8,3 miliardi di euro.
Come affermato da Paolo Zabeo della Cgia, i dati non includono però gli effetti di alcune misure sulla tassazione a livello locale. “Il taglio degli 80 euro è andato alle famiglie meno abbienti, il bonus bebè a quelle più giovani, mentre il cosiddetto ceto medio è stato penalizzato dal forte aumento registrato dalla tassazione sulle rendite finanziarie. Gli sgravi Irap alle imprese – ha proseguito Zabeo – hanno premiato invece quelle con dipendenti e la decontribuzione totale Inps è andata solo a quelle che hanno assunto”. Non hanno beneficiato dell’”effetto Renzi” anche i lavoratori autonomi che lavorano da soli, vale a dire oltre il 70% degli artigiani e dei commercianti, mentre gli autotrasportatori hanno visto aumentare il carico fiscale di ben 39 milioni di euro a seguito della riduzione delle deduzioni forfettarie stabilita dal Governo.
“Noi tifiamo per l’abolizione della tassazione sulla prima casa, meglio se non a pioggia: verosimilmente, questa misura infonderebbe maggior fiducia e serenità alle famiglie italiane, con una probabile ricaduta positiva sui consumi interni e sul comparto casa. Tuttavia, sarebbe comunque auspicabile trovare le risorse per alleggerire il peso dell’Imu anche sugli immobili ad uso produttivo e diminuire il carico fiscale sul popolo delle partite Iva che in questi ultimi anni non ha beneficiato di alcuno sgravio significativo”, ha segnalato Zabeo.
Governo “Renzi”: riduzioni e aumenti di tasse e contributi
(importi in milioni di euro)
Tasse e contributi | Saldo (a)-(b) |
||
Riduzione (a) |
Aumenti (b) |
||
Famiglie | 10.852 (*) | 3.689 | 7.163 (**) |
Imprese | 9.291 (***) | 962 | 8.329 (****) |
Elaborazione: Ufficio Studi CGIA su dati Relazioni tecniche
e Documenti Ufficio Studi Camera e Senato
(*) di cui 9.532 permanenti
(**) di cui 5.843 permanenti
(***) di cui 5.301 permanenti
(****) di cui 4.339 permanenti
Consulta la tabella riepilogativa con tutti i dettagli su riduzione tasse.
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