Altro giro, altro regalo? Il 2013 comincia con l’ingresso della nuova TARES, il tributo sui rifiuti e sui servizi indivisibili, che gli italiani dovranno pagare in quattro rate a partire da aprile. A versare saranno tutti i detentori e gli occupanti delle aree suscettibili di produrre rifiuti, cioè esattamente gli stessi soggetti alla vecchia TARSU e TIA, ma con una novità. Rientrano nell’applicazione della TARES anche i proprietari di locali il cui utilizzo sia temporaneo e non superiore ai 6 mesi. Sono escluse dal pagamento le aree pertinenziali scoperte delle abitazioni private, ma non quelle delle attività produttive e commerciali. In questo senso, dunque, i parcheggi dei centri commerciali saranno considerati aree soggette ad imposizione della TARES. La base imponibile, sulla quale sarà calcolata la nuova TARES, si baserà sulla superficie calpestabile, dato già in possesso dei Comuni. Tale parametro rimarrà in vigore fino al completo allineamento tra i dati catastali degli immobili con la toponomastica comunale: attività, questa, che viene portata avanti da enti locali e Agenzia del Territorio (ora assorbita sotto l’Agenzia delle Entrate).
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