Questo, perché gli epiteti a lui rivolti in questi giorni “avrebbero fatto sbiancare chiunque”, dice l’inviato Morello. Il riferimento, naturalmente, è allo scontro all’arma bianca tra lo stesso Renzi e alcuni esponenti storici del Partito democratico, su tutti Anna Finocchiaro e Franco Marini.
Dopo un’intervista al Tg5 e una lettera inviata a Repubblica, infatti l’ex sfidante di Pier Luigi Bersani aveva definito inadeguata la candidatura sia dell’ex capogruppo in Senato del Pd, richiamando alla memoria la sua nota spesa all’Ikea attorniata da guardie del corpo.
Quindi, nel mirino del rottamatore era finito anche l’ex presidente di palazzo Madama, Franco Marini, che “gli italiani hanno scelto di non rieleggere e potrebbero trovarsi come presidente della Repubblica”.
Naturalmente, dopo queste uscite gli strali contro Renzi si sono moltiplicati, su tutti proprio la Finocchiaro, che l’ha definito “un miserabile che non sarà mai uomo di Stato”.
Insomma, quanto basta per tributare il riconoscimento del premio più noto della satira televisiva: “Se gli uomini di Stato vanno in bianco non è un male, viste le esperienze recenti di altri”, ha scherzato il primo cittadino fiorentino, forse rifacendosi ai fasti berlusconiani del bunga bunga.
Quindi, Renzi ha rifiutato di svelare il suo incontro a Parma con il Cavaliere, dichiarando che nel Pd “non ci sarà nessuna scissione, basta ci sia rispetto”.
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