Novità importanti sui contributi per le aziende agricole che impiegano esclusivamente operai a tempo determinato. Con la circolare 91 del 9 ottobre, Inps ha messo nero su bianco che, in assenza di lavoratori stagionali per un intero anno, l’ente sospenderà d’ufficio la posizione contributiva dell’azienda.
La stessa circolare indica anche le modalità di sospensione delle attività da parte dei datori di lavoro agricoli che non hanno operai agricoli a tempo determinato in forza per un anno intero.
In particolare, se un datore di lavoro agricolo non ha inviato flussi contributivi Uniemens-PosAgri, e non ha mantenuto contratti di lavoro attivi per un intero anno civile, la sua posizione sarà sospesa d’ufficio. La ripresa dell’attività con dipendenti è invece determinata dall’assunzione di nuovi operai agricoli, che porta alla riattivazione della posizione contributiva.
Capiamo meglio la questione della sospensione automatica dei contributi.
Indice
La gestione contributiva per le aziende agricole
La circolare Inps 91 si basa su quanto previsto dalla legge del 1989 , che regola l’iscrizione dei datori di lavoro alla Gestione contributiva agricola (GCA). La GCA riguarda i datori di lavoro che operano nel settore agricolo e sono tenuti a versare contributi per i lavoratori, siano essi assunti a tempo determinato o indeterminato.
Questa circolare dell’INPS spiega che, per le aziende agricole che impiegano solo operai a tempo determinato (cioè, che assumono lavoratori stagionali per periodi limitati), c’è una nuova regola. Se un’azienda non ha lavoratori a tempo determinato per tutto l’anno, l’INPS può sospendere automaticamente la posizione contributiva dell’azienda.
In pratica, questo significa che:
- se un’azienda agricola non assume operai stagionali per un anno intero, l’INPS sospenderà d’ufficio la sua posizione contributiva.
- la sospensione implica che l’azienda non ha obblighi di versare contributi durante il periodo in cui non ha operai.
- quando l’azienda decide di riassumere operai, dovrà comunicare all’INPS per riattivare la posizione contributiva e riprendere i versamenti.
Questa misura serve a semplificare la gestione delle posizioni contributive per le aziende agricole che lavorano in modo stagionale e non hanno sempre dipendenti durante l’anno.
Nel box qui sotto, una serie di libri che possono aiutare a orientarsi nel mondo dei rapporti di lavoro agricoli:
Libri utili
Quando avviene la sospensione contributi
Come spiegato nella circolare Inps, per sospensione dell’attività con dipendenti si intende il periodo di tempo durante il quale il datore di lavoro cessa di avere in forza operai agricoli. Durante questo lasso di tempo il soggetto che svolge l’attività economica continua a esistere sotto il profilo fattuale e giuridico, ma non ha contratti di lavoro in corso con operai agricoli.
La sospensione d’ufficio della posizione contributiva scatta quando un’azienda agricola non ha operai stagionali per tutto l’anno. In altre parole, se un’azienda non registra flussi contributivi o non ha contratti di lavoro attivi per un intero anno civile, viene sospesa automaticamente dall’INPS. Questa misura mira a semplificare la gestione delle posizioni contributive per aziende che lavorano stagionalmente e non necessitano di manodopera per tutto l’anno.
Gli esclusi dalla sospensione dei contributi
Non tutte le aziende che operano con lavoratori stagionali sono soggette a questa sospensione. Se un’azienda assume operai a tempo determinato solo per alcuni periodi dell’anno e comunica regolarmente i dati all’INPS, la sua posizione contributiva rimane attiva. La sospensione si applica esclusivamente alle aziende che non inviano contributi per un anno intero.
La novità Inps sullo stop automatico ai contributi
La novità comunicata con la circolare Inps (che sospende d’ufficio la posizione contributiva alle aziende agricole con soli operai a tempo determinato) offre un alleggerimento per quelle aziende agricole che operano in maniera stagionale e non necessitano di manodopera continua. Grazie a questa sospensione automatica, le aziende possono evitare di incorrere in obblighi contributivi eccessivi durante i periodi di inattività. Questo meccanismo si adatta in particolare a quelle aziende che impiegano manodopera solo durante i picchi stagionali, ad esempio per la raccolta di prodotti agricoli.
La comunicazione di sospensione
Nel caso in cui un’azienda desideri ufficializzare una sospensione, solitamente, deve comunicare l’interruzione dell’attività entro 30 giorni dal verificarsi dell’evento. La comunicazione può essere effettuata tramite i canali digitali dell’INPS, garantendo un aggiornamento tempestivo degli archivi contributivi. La sospensione ha effetto dalla data in cui è cessato l’ultimo contratto di lavoro, oppure da una data successiva indicata dall’azienda stessa.
Ricordiamo però che le novità indicate nella Circolare n. 91 trasformano la sospensione in automatica per le aziende agricole che non assumono operai a tempo determinato per un intero anno civile. Non è necessario che l’azienda presenti una richiesta formale di sospensione: se non ci sono stati lavoratori assunti e contributi versati per l’intero anno, l’Inps procede automaticamente a sospendere la posizione contributiva.
Quindi, l’azienda non deve fare nulla per attivare la sospensione; è invece necessario comunicare all’INPS solo nel momento in cui si desidera riattivare la posizione, come avviene quando si assumono nuovi operai agricoli.
La riattivazione contributiva
La posizione contributiva sospesa sarà riattivata quando l’azienda riprende ad assumere operai.
L’assunzione di un nuovo operaio agricolo su una posizione contributiva (CIDA) sospesa ne determina il cambio di stato da “Sospesa” a “Riattivata”.
In questo caso però deve esserci una comunicazione. Il datore dovrà dare una denuncia di variazione del datore di lavoro, presentata attraverso il servizio “Iscrizione Aziende Agricole” presente nell’area riservata del portale istituzionale dell’INPS, che deve pervenire all’Istituto entro 30 giorni dall’assunzione.
Ritorno all’attività agricola semplificato
Questa misura semplifica notevolmente la gestione amministrativa per le aziende agricole, in quanto riduce il carico di adempimenti burocratici. Grazie alla sospensione d’ufficio, le aziende non devono più preoccuparsi di presentare comunicazioni ripetitive all’INPS durante i periodi di inattività, poiché l’aggiornamento avviene in modo automatico.
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