Il provvedimento, dopo il semaforo verde del Senato, è stato approvato definitivamente alla Camera con 254 voti favorevoli, 0 voti contrari e 131 astenuti. Il decreto legge estende la platea dei beneficiari dell’attuale bonus Renzi di 80 euro. Questo infatti viene abrogato a partire dal prossimo 1° luglio 2020, per fare posto al nuovo Bonus fiscale 2020.
Scarica la Legge sul taglio del cuneo fiscale 2020
La legge sulla riduzione del cuneo, comprensiva di Bonus Renzi fino a 100 euro, in base al reddito percepito era stato approvato a gennaio dal Governo. È del 5 febbraio la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il 31 marzo il Decreto è stato convertito in legge, e la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale ne ha sancito l’entrata in vigore dal 5 aprile 2020.
Ma andiamo con ordine e capiamo chi beneficerà di questa misura e come avverrà questa rivoluzione graduale, che dal 1° porterà aumenti di stipendio per 16 milioni di lavoratori.
Taglio cuneo fiscale 2020: novità in legge di bilancio
Il 31 dicembre è stata approvata la nuova Manovra 2020 firmata dal Governo Conte bis, tra polemiche e voti di fiducia. Il testo della Legge di Bilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2019 è composto da 19 articoli, di questo l’articolo 1, con ben 884 commi, racchiude la norma principale.
Tra le prime e più importanti novità annunciate dal premier Giuseppe Conte e approvate in questa Manovra c’è appunto il taglio del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori. Anzi, per dirla esattamente con le parole del Premier: “a totale vantaggio dei lavoratori”.
Cuneo fiscale tagliato per i lavoratori si trasforma in busta paga più ricca e stipendi più alti.
Al centro del Decreto lui: il Bonus Renzi, che dal 2020 va in soffitta per lasciare posto al nuovo bonus fiscale 2020. La misura andrà a vantaggio dei lavoratori e lavoratrici dipendenti con redditi fino a 40 mila euro: un massimo di 600 euro in più in busta paga per 6 mesi, da luglio fino a dicembre 2020, per chi guadagna fino a 28 mila euro. Dopodiché la cifra andrà calando all’aumentare del reddito, fino a raggiungere i 40 mila euro.
La misura attualmente è sperimentale.
Riepiloghiamo la riforma del cuneo fiscale e chi ne beneficerà.
Taglio cuneo fiscale 2020: da quando parte
La riduzione del carico fiscale sulle buste paghe di lavoratrici e lavoratori italiani entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2020. Quindi per quest’anno le buste paghe maggiorate saranno percepite solo per 6 mensilità, fino a un massimo di 600 euro in più. A partire dal 2021 diventerà poi di 1.200 euro. Il bonus è erogato in rapporto al numero dei giorni lavorativi.
Cos’è il taglio del cuneo fiscale 2020
Quando parliamo di cuneo fiscale ci riferiamo a quella parte di costo del lavoro gravante sulle imprese, che però non finisce in busta paga, perché lo Stato la cattura, al fine di finanziare i costi di erario e previdenza.
Quando si taglia il cuneo fiscale non si fa altro che ridurre il divario tra retribuzione lorda e netta nella busta paga del lavoratore, a suo vantaggio.
Con la nuova legge in vigore, si prevede, a vantaggio dei lavoratori un trattamento integrativo, a partire dal 1° luglio 2020, che non concorre alla formazione del reddito, di importo pari a 600 euro per l’anno 2020 e a 1.200 euro a decorrere dall’anno 2021, se il reddito complessivo non è superiore a 28.000 euro. Inoltre spetta anche una ulteriore detrazione d’imposta per redditi fino a 40 mila euro.
Taglio cuneo fiscale 2020: come sarà erogato
Sono previste diverse categorie di lavoratori e diverse fasce di reddito che beneficeranno della riduzione del cuneo fiscale, e quindi del nuovo Bonus fiscale.
Tutto con due distinzioni importanti:
- i lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, vedranno riconosciuto il nuovo bonus fiscale direttamente in busta paga,
- i lavoratori con i redditi superiori, fino a 40 mila euro, avranno invece una nuova detrazione fiscale.
Taglio cuneo fiscale 2020: a chi spetta
I beneficiari del nuovo Bonus fiscale 2020 (che assorbe il bonus Renzi) sono questi:
- lavoratori dipendenti;
- soci di cooperative;
- lavoratori dipendenti percettori di compensi per incarichi da soggetti terzi;
- titolari di stage, borse di studioo altre attività di addestramento professionale;
- collaboratori coordinati e continuativi;
- sacerdoti;
- lavoratori socialmente utili;
- percettori di indennità di mobilità, prestazioni di esodo, cassa integrazione e Naspi
Taglio cuneo fiscale 2020: gli importi
Vediamo in dettaglio gli importi che saranno erogati e le differenti modalità di erogazione: direttamente in busta paga o con l’ulteriore detrazione d’imposta.
L’erogazione del Bonus fiscale 2020 direttamente in busta paga spetta solo a chi non supera i 28 mila euro di reddito.
Le fasce di beneficiari con i relativi importi sono queste:
- chi ha un reddito complessivo compreso tra 8.174 euro e 26.600 euro, avrà il bonus Renzi 80 euro aumentato a 100 euro al mese (con effettivi 20 euro in più in busta), per un totale di 100 euro,
- chi ha un reddito tra i 26.600 e i 28 mila euro avrà 100 euro al mese tondi (in pratica è la platea di beneficiari che prima non percepiva il bonus, e che ora vedrà 100 euro ex novo in busta),
- per i redditi a partire da 28.000 euro, si introduce invece una detrazione fiscale equivalente che decresce fino ad arrivare a 40 mila euro.
Taglio cuneo fiscale: importi della nuova detrazione
Vediamo in dettaglio gli importi che daranno percepiti dai lavoratori con reddito tra 28 mila e 40 mila euro a titolo di detrazione d’imposta:
- 480 euro, aumentata del prodotto tra 120 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 35.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è compreso tra 28 mila euro e 35 mila euro,
- 480 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 35 mila euro e 40 mila euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro.
In pratica:
- 80 euro per i lavoratori che percepiscono redditi di importo compreso tra 28.000 e 35.000 euro.
- Bonus decrescente fino ad azzerarsi per i dipendenti con reddito complessivo tra 35 e 40 mila euro.
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