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Dal prossimo anno, infatti, potranno essere effettuati pagamenti in contanti fino a 2.999,99 euro, mentre da 3mila euro in su si ripristina l’obbligo di pagare utilizzando strumenti tracciabili (bonifico, assegni non trasferibili, carte di credito e bancomat). L’intento del Governo è quello di rilanciare l’economia e incentivare gli scambi.
Diventa così formale l’innalzamento del tetto per l’utilizzo del denaro contante, la cui soglia attualmente è ferma a 999,99 euro. Nell’ultimo passaggio in Senato della manovra di Stabilità, tuttavia, si prevede di lasciare il limite dei 1.000 euro per chi esercita il servizio di rimessa di denaro con l’estero, i cosiddetti money transfer.
Per quanto riguarda, invece, i pagamenti delle P.A. resta l’obbligo di versare stipendi, pensioni e ogni altra retribuzione che supera i 1.000 euro utilizzando soltanto strumenti telematici. Tutte le pensioni che, quindi, rimangono sotto la soglia dei 999,99 euro potranno continuare ad essere ritirate alla Posta.
Per i commercianti e i professionisti, invece, viene allargato l’obbligo di accettare pagamenti con carte di credito, oltre che di debito, ad eccezione delle situazioni in cui ciò risulta tecnicamente impossibile. A partire dal 1° luglio 2016 parte l’obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica anche per i dispositivi di controllo di durata della sosta.
Le interdizioni all’utilizzo del denaro cash riguardano le sole operazioni tra soggetti diversi, mentre le operazioni di prelievo in banca restano libere.
CONSULTA IL TESTO DEL DDL DI STABILITA’ APPROVATO DALLA COMMISSIONE BILANCIO
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