Come funzionerà il nuovo incentivo contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato nel 2016?
Si delinea il quadro dei nuovi incentivi sul contratto di lavoro a tempo indeterminato nella nuova manovra di Stabilità per il 2016 approvata dal Consiglio dei Ministri del 15 ottobre scorso. Ricostruendo la situazione attuale, le agevolazioni prevedono uno sgravio totale triennale dei contributi dovuti all’Inps fino ad un tetto massimo annuale di 8.060 euro che riguarda, però, soltanto le assunzioni effettuate entro e non oltre la fine del 2015.
Secondo la Legge di Stabilità 2016 la decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato è prevista e confermata anche per quei contratti stipulati dopo la fine del 2015. Lo sgravio contributivo, però, previsto per il 2016 è sceso ai 3.250 euro annui con una durata totale che non è più di tre anni bensì di due, con un risparmio delle imprese pari a circa il 40% dei contributi.
Dunque riassumendo:
- non si tratta più di tre anni ma di due anni;
- il massimale è stato ridotto a 3.250 euro;
- l’agevolazione da totale diviene parziale e scende al 40%.
Chi può usufruire dei bonus previsti per le assunzioni del 2016?
In linea generale valgono due regole fondamentali: da un lato, il lavoratore nei sei mesi precedenti non deve essere stato assunto a tempo indeterminato, dall’altro, durante il 2015 è necessario che il lavoratore non abbia usufruito del bonus assunzioni in relazione al precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Nella Legge di Stabilità 2016 si legge infatti : “L’esonero di cui al presente comma spetta ai datori di lavoro in presenza delle nuove assunzioni di cui al primo periodo, con esclusione di quelle relative a lavoratori che nei sei mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro, e non spetta con riferimento a lavoratori per i quali il beneficio di cui al presente comma ovvero di cui al all’articolo 1, comma 118 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato”.
Per far sì che tutto questo possa avvenire la manovra di Stabilità ha messo a disposizione circa 834 milioni di euro per il 2016, 1,5 miliardi di euro per il 2017 ed infine circa 1 miliardo per il 2018.
Potrebbero dunque tornare ad essere competitivi anche i vecchi incentivi sul lavoro, ad esempio la formula di assunzione con contratto di apprendistato potrebbe risultare la più comoda dal momento che prevede non solo una retribuzione lorda più bassa, ma anche dei contributi poco superiori al 13%. Appare chiaro, in definitiva, che molti datori di lavoro potrebbero avere delle convenienze ad assumere, ove possibile, entro fine anno.
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