È quanto stabilito dal maxi-emendamento alla legge di Stabilità per il 2016, appena approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, con cui viene istituito un apposito fondo di solidarietà statale pensato proprio per consentire l’anticipo delle somme che sarebbero dovute a titolo di mantenimento.
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Si tratta in sostanza di un fondo di solidarietà per agevolare, attraverso i citati anticipi pubblici, tutti gli ex coniugi che, pur versando in stato di bisogno, non hanno visto recapitarsi il dovuto assegno di mantenimento da parte dell’ex.
Ad oggi, infatti, si ricorda che costituisce reato il mancato versamento degli alimenti in tutti i casi in cui il coniuge beneficiario venga privato dei mezzi di sostentamento. Ora, con la previsione del nuovo fondo pubblico a sostegno del coniuge rimasto solo e privo dei mezzi economici necessari, si punta a venire incontro alle necessità basilari di vita dei destinatari rimasti privi dei rispettivi assegni di mantenimento, senza tuttavia cancellare né l’illecito penale né la sussistenza dell’obbligo a pagare non soltanto gli importi futuri, ma anche quelli non versati. L’unica eccezione interviene, ovviamente, nel caso di diritto di rivalsa da parte dello Stato nei confronti del coniuge sui cui pesa l’obbligo di versare il mantenimento.
Il testo del maxi-emendamento, oggi pomeriggio, arriva in Aula alla Camera e molto probabilmente verrà posta la questione di fiducia dall’Esecutivo entro la serata o entro al massimo domani. Fiducia che dovrebbe riguardare l’intero emendamento; un emendamento che non dovrebbe far altro che conformarsi al testo licenziato dalla Commissione.
L’approvazione definitiva alla misura, e di conseguenza al provvedimento nella sua interezza, dovrebbe giungere di conseguenza entro la giornata di domenica. A seguito delle revisioni fatte ieri dai tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pare che le risorse disponibili siano sufficienti ai fini della costituzione dell’apposita dotazione pensata appunto per sostenere i coniugi separati indigenti.
In realtà, le informazioni attualmente a disposizione sul fondo statale sono ancora piuttosto sommarie. Bisognerà, quindi, attenderne l’approvazione, oltre che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che dovrebbe avvenire prima della chiusura dell’anno.
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