In una economia sempre più concatenata tutte le borse europee risentono della difficile mattina di Roma e Madrid, tutte le piazze aprono con il segno meno, e subiscono una lenta ma costante flessione, frutto della sfiducia che i tassi dei BPT in continua crescita, al 6% quelli italiani, al 7% quelli spagnoli, generano. Non è, però, solo una questione di titoli, nell’ultimo trimestre l’erogazione dei mutui è crollata al -47%, questo è il dato negativo registrato dalla trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin,Crif e Prometeia. Un’analisi che registra una decisa flessione del credito alle famiglie, e non solo per l’acquisto di case.
Il dato assume connotazioni ancora più negative, perchè in realtà la flessione principale non riguarda le case ma in generale tutti i beni di consumo durevoli, non è certo un caso se in concomitanza a questa notizia si registri una profonda crisi nel mercato dell’auto e più diffusamente nei consumi, nemmeno i recenti saldi sembrano aver restituito il potere d’acquisto al cittadino. Gli acquisti, infatti, durante questa prima parte di sconti sono crollati del 20%, e chiaramente a voci più costose come ristrutturazioni, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione corrisponde un dato di flessione ancora più importante, l’80% rispetto all’anno scorso.
L’economia è praticamente paralizzata, e lo sarà almeno fino al 2014, queste sembrano le previsioni più ottimistiche secondo l’Osservatorio Assofin, Crif e Prometeia; le famiglie infatti solo a partire da questa data ricominceranno a generare spesa e quindi credito al consumo, anche se molto lentamente visto che si parla di un incremento del + 1,4%. Visto che si è iniziato con un proverbio, chiudiamo con un altro ; “chi va piano va sano e va lontano”, speriamo solo di fare in tempo.
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