L’aggiornamento degli elenchi è avvenuto lo scorso 8 novembre 2018, in ritardo rispetto alla data del 20 ottobre.
In questi elenchi non sono incluse le Pubbliche Amministrazioni, che sono comunque soggette al meccanismo della scissione pagamenti, ma per loro fa fede l’elenco IPA pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni.
Elenchi split payment 2019: gli elenchi pubblicati
Ecco di seguito gli Elenchi, consultabili anche sul sito del Dipartimento finanze:
- società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri (art. 2359, comma 1 n. 2 c.c.);
- enti o società controllate dalle Amministrazioni centrali;
- enti o società controllate dalle Amministrazioni locali;
- enti o società controllate dagli enti nazionali di previdenza e assistenza;
- enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70% dalle PA
- società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.
Per controllare chi deve applicare lo split payment IVA è inoltre disponibile la funzione di ricerca delle fondazioni, degli enti e delle società presenti negli elenchi 2019 inserendo il codice fiscale.
Elenchi Split payment 2019: come fare segnalazioni
I soggetti interessati, fatta eccezione per le società quotate nell’indice FTSE MIB, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, in conformità con quanto disposto dalla normativa sopra richiamata, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante un modulo di richiesta online.
Il modulo di richiesta per segnalazioni sugli elenchi MEF dello split payment dovrà essere compilato e inviato in modalità telematica accedendo alla sezione dedicata del sito.
Split Payment: chi è escluso
Per effetto delle novità introdotte dal Decreto Dignità sono esclusi dall’applicazione dello split payment i professionisti: i soggetti i cui compensi subiscono già la ritenuta alla fonte del 20 per cento.
Leggi anche “Decreto dignità: le misure fiscali”
Split payment: cos’è
Lo split payment (o scissione dei pagamenti) è un particolare regime IVA mediante il quale l’imposta sugli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni, da altri soggetti che sono da esse controllate nonché da parte di società quotate, deve essere da loro versata, anziché dal fornitore o prestatore. In pratica, con lo split payment si scinde il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.
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