Nel rapporto, preso in esame, al momento, solo a Palazzo Chigi, il docente della Bocconi va subito al centro del progetto: «Solo una riduzione della spesa per finanziare una corrispondente diminuzione della pressione fiscale favorisce la crescita». Comparando numerose stime e dati in possesso della pubblica amministrazione, Giavazzi ritiene «in un valore non lontano da 10 miliardi all’anno» l’ammontare dei contributi eliminabili nel lungo periodo, considerando solamente i contributi alle imprese in senso stretto ed eliminando dall’oggetto del rapporto sia gli incentivi finanziabili con fondi europei sia quelli diretti a compensare l’adempimento di obblighi di servizio pubblico (trasporto, sanità, istruzione).
Tra gli aiuti “aggredibili” risultano contributi in conto interessi, aiuti per emittenti locali, per l’agricoltura, crediti di imposta, Far, bonus occupazionale, fondo finanza d’impresa, incentivi assicurativi e all’aeronautica. Per Giavazzi la scure che si avventerebbe sulle imprese sarebbe ad ogni modo da unire ad una azione compensativa e produrrebbe rilevanti benefici sul Pil. «Un taglio della spesa, se utilizzato per ridurre la pressione fiscale, può far crescere il reddito in modo più che proporzionale». L’abolizione di contributi per circa 10 miliardi annui «produrrebbe, nell’arco di due anni circa, un aumento del livello del Pil di 1,5%».
I risparmi, come citato, dovrebbero essere destinati in parte a incentivare le poche attività per le quali si può dimostrare un effetto aggiuntivo degli investimenti (ad esempio la ricerca e sviluppo) ma, di più, dovrebbero portare alla diminuzione della pressione fiscale attraverso «una riduzione del “cuneo fiscale”, la differenza tra il costo del lavoro per l’impresa e il salario netto per il lavoratore», da stabilire con decreto del ministro dell’Economia. In questa maniera, sostiene il consulente incaricato da Monti, i trasferimenti a certe imprese si tramuterebbero in un vantaggio per tutte le imprese, «creando un ampio consenso favorevole a questi interventi».
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento