Il provvedimento e’ stato a lungo discusso dalla Commissione Giustizia e, per il parere, dalla Affari Costituzionali e da altre Commissioni. Per domani e’ atteso l’avvio del dibattito in Aula e il voto e’ programmato entro la fine della settimana.
In particolare l’articolo 1 rivede il 558 del codice di procedura penale, in materia di convalida dell’arresto. E’ introdotto il divieto di conduzione della persona arrestata nella casa circondariale, con possibilità’ di deroga solo qualora non sia possibile assicurare altrimenti la custodia dell’arrestato da parte degli agenti.
Con l’articolo due del decreto legge viene rivisto il 123 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, stabilendo che l’interrogatorio delle persone che si trovino in stato di detenzione deve avvenire dove la persona e’ custodita.
L’articolo 3 prevede l’innalzamento da 12 a 18 mesi della soglia di pena detentiva, anche residua, per l’accesso alla detenzione domiciliare.
Il Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Ionta ha gia’ messo in luce, in un’audizione in Commissione Giustizia, i positivi riflessi che le nuove norme potranno avere sulla emergenza del sovraffollamento di vari istituti di pena. Dopo il si dei Senatori si svolgera’ un rapido confronto alla Camera per il definitivo via libera.
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