- Diminuire i contatti tra le persone;
- Agevolare la conciliazione vita / lavoro.
La legge è intervenuta facilitando il ricorso allo smart working, con un accesso “semplificato” senza obbligo di accordo individuale tra azienda e dipendente. Sono state poi previste misure eccezionali per i genitori con i figli. Analizziamole nel dettaglio.
Smart working 2021: diritti e doveri dei lavoratori e sanzioni
Smart working genitori 2021: lavoro agile semplificato
Sino al 30 aprile 2021 è possibile accedere al lavoro agile in assenza di uno specifico accordo individuale con il dipendente. Il termine è stato prorogato, rispetto alla scadenza precedente del 31 marzo, per effetto delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge del Decreto “Milleproroghe” (D.l. n. 183/2020 convertito in L. n. 21/2021).
Gli adempimenti in capo alle aziende, eccezion fatta appunto per l’accordo individuale, riguardano:
- Consegna al lavoratore interessato ed al Responsabile dei lavoratori per la sicurezza dell’informativa sui rischi per la salute e la sicurezza derivanti dal lavoro agile (i destinatari dovranno poi restituire il documento firmato);
- Comunicazione telematica al Ministero del lavoro, attraverso la piattaforma online dedicata sul portale Cliclavoro, dei dati anagrafici riguardanti i lavoratori in smart working, oltre ai riferimenti della copertura assicurativa INAIL (voce di tariffa e PAT) e i periodi di lavoro agile (possibile anche un invio massivo della comunicazione).
L’accesso allo smart working semplificato riguarda la generalità dei lavoratori dipendenti, senza alcun requisito legato alle condizioni personali o del nucleo familiare. Al contrario delle ipotesi che ora esamineremo. Attenzione al rapporto tra lavoro agile e bonus baby-sitter introdotto, come vedremo, dal Decreto n. 30/2021.
Il testo stabilisce il divieto di ottenere il bonus per le stesse giornate in cui l’altro genitore svolge l’attività in lavoro agile, sia esso quello ordinario che semplificato.
Smart working 2021: genitori di figli minori di sedici anni
Dal 13 marzo al 30 giugno 2021 i genitori di figli conviventi di età inferiore ai sedici anni, in alternativa all’altro genitore, possono svolgere l’attività in regime di smart working per un periodo, in tutto o in parte, pari a:
- Sospensione dell’attività didattica in presenza;
- Infezione del figlio da virus COVID-19;
- Quarantena disposta dal Dipartimento di prevenzione dell’ASL territorialmente competente, a seguito di contatto ovunque avvenuto.
La misura è stata introdotta dal Decreto-legge numero 30/2021, con l’obiettivo di contrastare gli effetti economico-sociali delle disposizioni governative assunte in ragione dell’emergenza COVID-19, in particolare la chiusura degli istituti scolastici e lo svolgimento dell’attività didattica a distanza.
Lo smart working per i genitori degli under 16 è comunque alternativo al bonus per servizi di baby-sitting, previsto sempre dal Decreto numero 30, in misura pari cento euro settimanali. Di conseguenza, se un soggetto svolge l’attività in modalità agile, l’altro genitore non può accedere al bonus.
Leggi anche: “Decreto Sostegni: tutte le misure per lavoratori e famiglie”
Smart working genitori 2021: l’opzione del congedo straordinario
Nel caso in cui la mansione non permetta di lavorare a distanza, il genitore di figlio convivente minore di quattordici anni può assentarsi in congedo straordinario, per gli stessi periodi sopra citati, con retribuzione a carico dell’INPS in misura pari al 50% della normale retribuzione. A prevederlo è sempre il Decreto legge numero 30.
Al contrario, coloro che sono genitori di figli minori di sedici anni possono comunque non prestare l’attività lavorativa ma senza alcuna copertura retributiva da parte dell’INPS. Unica garanzia è la conservazione del posto di lavoro e il divieto di licenziamento per ragioni connesse all’assenza.
Smart working 2021: genitori di figli con handicap grave
I genitori con almeno un figlio in condizioni di disabilità grave (ai sensi della Legge n. 104/1992) hanno diritto di svolgere l’attività in regime di smart working sino al 30 giugno 2021. A prevederlo il Decreto “Agosto” (D.l. n. 104/2020 convertito in L. n. 126/2020).
La misura spetta a patto che:
- Nel nucleo familiare non sia presente un altro genitore non lavoratore;
- L’attività lavorativa possa essere resa in lavoro agile.
Smart working genitori 2021: lavoro agile ordinario
Al di fuori delle disposizioni straordinarie previste in virtù dell’emergenza COVID-19, resta la possibilità per azienda e dipendente di siglare un accordo individuale, che disciplini lo svolgimento dell’attività in smart working, eventualmente nel rispetto di un testo-quadro adottato dal datore di lavoro, d’accordo con le organizzazioni sindacali.
Il testo dovrà obbligatoriamente disciplinare:
- Tempi di riposo del lavoratore;
- Modalità di esercizio del potere organizzativo e direttivo da parte del datore di lavoro;
- Strumenti utilizzati dal lavoratore;
- Misure organizzative e tecniche per garantire la disconnessione dagli strumenti di lavoro;
- Diritto all’apprendimento e alla formazione professionale;
- Condotte meritevoli di sanzioni disciplinari.
L’accordo, da stipulare in forma scritta, dovrà essere trasmesso in via telematica al Ministero del lavoro, attraverso l’apposita piattaforma del portale Cliclavoro.
Le aziende sono comunque tenute a concedere priorità di accesso allo smart working ordinario a:
- Lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità;
- Lavoratori con figli in condizioni di disabilità grave.
Smart working genitori 2021: retribuzione
Lo smart working, sia quello ordinario che eccezionale per l’emergenza COVID-19, è qualificato come una diversa modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Pertanto, le ore svolte a distanza, sono a tutti gli effetti equiparate al lavoro ordinario.
Il lavoro agile non può pertanto giustificare un trattamento economico e normativo inferiore a quello riconosciuto ai colleghi che lavorano in sede.
Smart working genitori 2021: ferie e permessi
I periodi svolti in smart working permettono, al pari del lavoro ordinario, la maturazione di ferie e permessi. Inoltre, previo accordo con il datore di lavoro, colui che presta l’attività a distanza può assentarsi fruendo di ore di assenza retribuite, a titolo appunto di ferie o permessi, nella misura prevista dalla legge o dal contratto collettivo applicato.
Smart working genitori 2021: anzianità di servizio, mensilità aggiuntive e TFR
Al pari di quanto avviene per retribuzione, ferie e permessi, i giorni lavorati a distanza sono conteggiati ai fini della maturazione di:
- Anzianità di servizio (cui è legato soprattutto il diritto alla corresponsione degli scatti di anzianità);
- Mensilità aggiuntive, nello specifico tredicesima e (se prevista) quattordicesima;
- Trattamento di fine rapporto.
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