I premi di cui si parla riguardano rispettivamente il 100% per la prima fascia, l’80% per la seconda e il 50% per la terza. Chi riceve un giudizio negativo nello svolgimento del proprio lavoro, rientrando di conseguenza nella quarta fascia, rischia soltanto di non ricevere premi.
L’”arduo” compito di valutare i Dirigenti spetterà agli ispettori ministeriali che dovranno basare le rispettive valutazioni tenendo conto, oltre che delle dinamiche contestuali in cui si trovano ad operare, di alcuni specifici parametri.
Oggetto della valutazione infatti sarà, in primis, il risultato successivo al Piano di Miglioramento, frutto dell’elaborazione del tanto discusso Rapporto di Autovalutazione (RAV). In tal caso, maggiori saranno i margini di miglioramento apportati dal Dirigente scolastico al suddetto rapporto, più alto potrà essere il punteggio cumulabile.
A ciò vanno poi aggiunte le attività di formazione che gli stessi Dirigenti avranno conseguito con esito positivo e le rispettive capacità nelle attività di valorizzazione dei docenti, avendo modo di avvalersi anche dello strumento della valutazione e della fruizione dei fondi per il merito.
Avrà, infine, una certa rilevanza ai fini della valutazione anche il rapporto che il Dirigente sarà capace di instaurare con il territorio, e il conseguente inserimento della propria scuola nelle reti.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento