Per il momento, sarebbero solo anticipazioni, ma tutto lascia presagire che, quantomeno, le direttive del governo finiranno nella prima versione del ddl atteso alle Camere forse già nelle prossime settimane.
Orari
In sintesi, sono due le misure che aprirebbero una nuova era per l’impiego degli insegnanti nella scuola: le settimane lavorative passerebbero a 36 ore in cattedra, sostanzialmente raddoppiando quelle attuali, con le aule aperte fino a sera entro le 22. Fantascienza? Forse, ma da quanto trapela nelle ultime ore, i sindacati prendono le indiscrezioni pubblicate da alcuni quotidiani molto sul serio.
Calendario
Le ulteriori novità che andrebbero a riguardare il lavoro di professori e maestre, sarà quello di essere obbligati a recuperare i 22 giorni di scarto tra i 230 stagionali e i 208 dell’anno scolastico nel mese di giugno.
Supplenze
Novità anche per le supplenze: con la riforma Renzi-Giannini, per ora solo teorica, si dovrebbe ricorrere in maniera massiccia alle chiamate interne rispetto alle esterne, ben più dispendiose per il Ministero dell’Istruzione.
Assunzioni
Novità in vista anche per l’inserimento in ruolo dei tanti ancora in attesa di un posto fisso negli organici della scuola. Priorità sarà quella di svuotare più possibile le graduatorie d’istituto, che ancora vedono parcheggiati oltre 150mila docenti. In aggiunta, verrà previsto un esame per l’abilitazione, propedeutico per accedere ai concorsi a cattedre, con il prossimo appuntamento in programma per la primavera 2015.
“È scandaloso – ha notato Rino Di Meglio, coordinatore Gilda Insegnanti – che il cantiere per la scuola messo in piedi dal Miur non abbia coinvolto le organizzazioni sindacali e lo diciamo chiaro e tondo: se quello che la ministra Giannini vuole presentarci è un contratto di autorità, scavalcando i sindacati, da settembre sarà guerra aperta”.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento