Stiamo parlando, ovviamente, della conferma del bonus mobili, energia e ristrutturazioni che avrebbe dovuto essere confermato al top per tutto il 2015, invece di iniziare la propria discesa verso le normali detrazioni.
La misura, anticipata già in estate dagli esponenti della maggioranza, a seguito della diffusione di dati drammatici sulla situazione economica e, in particolare, per il comparto dell’edilizia: i bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici mantenuto al massimo per ulteriori dodici mesi, assieme, naturalmente, alle agevolazioni per le riqualificazioni energetiche, le quali erano collegate ai lavori di ristrutturazione degli immobili.
Tutto lasciava presagire che nello sblocca Italia la conferma sarebbe arrivata, così come anticipato dai vari ministri nelle ospitate tardo vacanziere, oppure come trapelato dagli uffici in cui il decreto stava faticosamente prendendo forma.
Poi, all’ultimo, il clamoroso dietrofront, che si è accompagnato sia allo slittamento della riforma della scuola, che alla riforma della giustizia portata in Cdm sotto forma di tanti, troppi testi.
Cosa resta
A rimanere, però, nel testo del decreto che si appresta a essere pubblicato in Gazzetta, oltre al cosiddetto sblocca cantieri in ottica della pubblica amministrazione, è anche la possibilità, per i privati, di avviare i lavori con la presentazione di un solo documento.
“Per le ristrutturazioni in casa propria non sarà più necessaria una autorizzazione edilizia, ma basterà una semplice comunicazione al Comune e si potranno avviare i lavori”, con queste parole il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha annunciato la conferma della misura a seguito dell’approvazione in Cdm.
Per il bonus energia e mobili, l’appuntamento è già fissato: la prossima legge di stabilità 2015, quando, cioè, i problemi di coperture che hanno rallentato l’iter nello sblocca Italia, dovranno per forza essere risolti.
Vai allo speciale sblocca Italia
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento