Da una parte, infatti, dovrebbe rimanere valida la possibilità di accedere alla sanatoria già in vigore nei mesi scorsi, ora, dilatata alla fine di maggio per effetto della modifica approvata in Commissione bilancio e finanze della Camera al decreto 16/2014, cioè il cosiddetto salva Roma-ter. Dall’altra parte, però, questa novità, di per sé, non proroga in automatico lo stand by dell’attività di riscossione partito con l’attivazione della finestra speciale per i pagamenti agevolati.
Il risultato, potrebbe essere che, dal prossimo 16 aprile, se non interverranno ulteriori modifiche alla legislazione vigente, Equitalia e i contribuenti potrebbero trovarsi di fronte al rischio di confusione tra riscossioni abituali e quelle ammesse alla sanatoria.
Per poter usufruire del margine speciale di pagamento, ricordiamo che i ruoli devono essere emessi entro lo scorso 31 ottobre 2013, e non dovranno essere relativi al mancato versamento di contributi previdenziali. Ok, invece, al pagamento in ritardo delle multe per violazioni al codice della strada oppure a chi non abbia versato in tempo il bollo auto.
Nello specifico, la sanatoria consente di adempiere, in un’unica soluzione, al pagamento senza sanzioni né interessi di mora delle cartelle che rispondano ai requisiti sopra elencati. Il problema, però, potrebbe nascere a partire dal 16 aprile prossimo, quando dovrebbe scadere il congelamento di Equitalia, che finirebbe, così, per svolgere una doppia mansione nei confronti dei contribuenti sempre più spaesati.
Ora, l’unica possibilità residua che la svista venga corretta, è quella che in aula, quando arriverà il decreto salva Roma alla prova dei voti in Parlamento, si introduca un emendamento ad hoc per far coincidere la fine della rottamazione delle cartelle con il periodo di blocco delle regolari riscossioni da parte di Equitalia. Altrimenti, a decorrere dal 16 aprile, le procedure esecutive torneranno al normale corso, e, per un mese e mezzo, conviveranno le due modalità, con tutti i rischi di caos per le procedure di esecuzione che potrebbero sovrapporsi a quelle già incluse nella sanatoria.
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