Addirittura, viene presa in considerazione la possibilità di concedere un altro mese, e dunque fino al 31 maggio, per il saldo delle cartelle esattoriali emesse da Equitalia entro il 31 ottobre 2013. Spetterà alla commissione Bilancio della Camera decidere se bloccare la finestra di agevolazione al 31 marzo o se, viceversa, prolungare questo periodo di bonus al 30 aprile o addirittura un mese più avanti.
Come noto, la proroga della sanatoria è inserita nel decreto salva Roma, quello già decaduto due volte in sede di approvazione parlamentare, e poi reintrodotto in maniera testarda dall’esecutivo di Matteo Renzi. L’impennata di richieste registrata nelle ultime settimane, però, sta convincendo le autorità che potrebbe essere, oltre che necessario, anche conveniente dilungare la rottamazione, almeno per un altro mese.
Secondo i primi calcoli, infatti, il conteggio delle cartelle saldate con le agevolazioni contenute nella sanatoria, sarebbe arrivato a 100mila procedure attivate, per un totale di 400 milioni rientrati nelle casse statali. Oltretutto, nelle intenzioni dei componenti dell’organo consultivo di Montecitorio, ci sarebbe la proposta di un emendamento che equipari le cartelle emesse da Equitalia a quelle di altri enti.
Anzi, a ben vedere, è proprio questo il motivo che sta spingendo i legislatori a concedere altre settimane di sanatoria: consentire ai contribuenti in debito con il fisco, ma non sotto l’occhio di Equitalia, a regolarizzare la propria posizione, dovrebbe richiedere altro tempo per lo svolgimento delle pratiche in tempi congrui.
Così, si sta ragionando sullo slittamento del termine ultimo della sanatoria di almeno un altro mese per il pagamento delle cartelle emesse entro lo scorso 31 ottobre. Le previsioni della sanatoria, sono quelle di un saldo che non preveda il pagamento di interessi di mora, sanzioni o altri rincari. A rientrare nel computo delle cartelle ammesse, i pagamenti mancati di Irpef, Iva e anche le multe stradali o il bollo auto. Esclusi, invece, gli adempimenti relativi a contributi previdenziali.
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