Ora, il governo ha confermato, con qualche giorno di anticipo sui tempi annunciati, l’ufficialità dei codici da inserire nel modello F24 per inoltrare la domanda di regolarizzazione del lavoratore clandestino. Come previsto, i due codici, abbreviati nelle sigle “REDO” e “RESU“, distinguono, rispettivamente, se il lavoratore sia di tipo domestico o subordinato. Le disposizioni sono contenute nelal risoluzione 85/E dell’Agenzia delle Entrate.
Sulla corretta compilazione del modello F24, le indicazioni restano quelle di inserire nella sezione “Contribuente” i dati anagrafici e il codice fiscale del datore di lavoro, mentre su quella denominata “Erario e altro” andranno le informazioni relative a passaporto del lavoratore (massimo 17 cifre), l’anno lavorativo di riferimento e il relativo codice tributo.
Diverse anche le specifiche che andranno inserite per rientrare nei canoni di presentazione della domanda, tra cui quella di dimostrare, tramite documento sanitario o altro, la permanenza dell’extracomunitario non successiva sulal penisola italiana al 31 dicembre 2011. A questo proposito, per la corretta compilazione del modello, si rimanda all’apposita pagina del sito web dell’Agenzia delle Entrate, che dispone di tutte le informazioni necessarie a richiedere per i lavoratori clandestini il tanto sospirato permesso di soggiorno, oltre alla possibilità di download diretto del modello F24.
Leggi la risoluzione che ha ufficializzato i codici per la sanatoria 2012
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