Anche quest’anno ci avviciniamo alla scadenza per il saldo IMU 2023, la seconda scadenza utile dopo quella dell’acconto di giugno, per pareggiare i conti con l’annuale tassa sugli immobili. La data da considerare è lunedì 18 dicembre 2023, giorno ultimo per versare il conguaglio relativo all’intero 2023.
Non tutti i proprietari di case sono chiamati al pagamento IMU. Solo alcune categorie di immobili restano interessate dal tributo. Inoltre esistono agevolazioni ed esenzioni anche per quest’anno.
Un riepilogo in cui spieghiamo su cosa si paga l’Imposta, chi è chiamato a versarla e chi invece è esente, scadenze e istruzioni per il Saldo IMU 2023.
Indice
Chi paga l’IMU 2023
Come detto sopra, non è automatico che chi compra casa o chi già possiede un immobile debba versare allo Stato l’IMU, cioè l’imposta sul possesso degli immobili. L’obbligatorietà o meno dipende dalla tipologia e categorie catastale dell’immobile posseduto. Anche per il 2023 possiamo confermare che a pagare l’imposta fabbricati; aree fabbricabili e terreni agricoli iscritti al catasto in una delle seguenti categorie:
- categoria A1 (abitazione signorile);
- categoria A8 (abitazione in ville);
- categoria A9 (castelli, palazzi di pregio o storici).
Per scendere in dettaglio sulle norme per la tassazione di case, edifici ed immobili, consigliamo l’e-book dedicato “La tassazione degli immobili 2023”
Gli immobili esenti dall’IMU 2023
Passando alle categorie catastali che, invece, sono esenti dall’Imposta municipale unica, di seguito elenchiamo quelle che non devono pagare l’IMU:
- A/2 e relative pertinenze;
- A/3 e relative pertinenze;
- A/4 e relative pertinenze;
- A/5 e relative pertinenze;
- A/6 e relative pertinenze;
- A/7 e relative pertinenze.
Tutte queste categorie sono esenti SOLO SE corrispondono a PRIME CASE. Se ad esempio Tizio possiede un immobile in A/2 come seconda casa, allora dovrà pagare l’IMU.
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Il presente volume affronta con taglio pragmatico il nebuloso e frammentato tema della fiscalità immobiliare.Numerosi esempi e casi pratici guideranno il lettore facilitandolo nell’interpretazione e applicazione della normativa e della prassi.La trattazione è stata svolta per tipologia di soggetto (privati, professionisti e imprese) rispondendo alle esigenze specifiche di tutti.L’attuale edizione è stata aggiornata alla luce delle modifiche apportate alla tassazione degli immobili dalla Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022).Nella presente edizione sono stati approfonditi ed aggiornati i diversi “Bonus Casa” con particolare riferimento al Superbonus 110%, introdotto dal decreto legge n. 34/2020, convertito con modificazioni con la legge n. 77/2020.E’ stata inoltre approfondita la nuova detrazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 per l’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A o B.
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Quando una casa è abitazione principale
Ricordiamo che per abitazione principale è l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. I requisiti obbligatori sono quindi due: dimora abituale e residenza anagrafica
In mancanza di anche uno solo di questi, l’immobile è automaticamente considerato come seconda casa.
I proprietari esenti dall’IMU 2023
Dalla Legge di bilancio 2023 arriva inoltre un’altra esenzione: quella per i proprietari di immobili che sono stati occupati. Inoltre non paga l’IMU:
- il nudo proprietario (quando sull’immobile è presente un usufrutto);
- l’inquilino dell’immobile (l’imposta viene versata dal titolare dei diritti reali);
- la società di leasing concedente (in quanto paga l’utilizzatore);
- il comodatario (paga il comodante titolare dell’immobile),
- l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile (il versamento compete al proprietario dell’azienda concessa in affitto);
- il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio;
Sono anche previsti sconti applicabili solo in alcuni casi, come ad esempio alla persone anziani e disabili, ma non solo.
>> Leggi qui le agevolazioni IMU
Scadenze IMU 2023
Passiamo ora al tasto dolente delle scadenze per il pagamento IMU, che solitamente sono splittate in due deadline nell’arco dell’anno:
- venerdì 16 giugno 2023: scade il pagamento dell’acconto – si paga in base all’aliquota e alla detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente. Per il 2023;
- sempre venerdì 16 giugno 2023: scade il pagamento della rata unica
- entro il 16 dicembre (quest’anno slitta a lunedì 18 dicembre, perché il 16 cade di sabato): scade il pagamento del saldo IMU, sulla base delle delibere comunali pubblicate sul sito del MEF entro il 28 ottobre di ciascun anno di imposta;
- entro il 30 giugno 2023 va trasmessa la dichiarazione IMU per l’anno 2022.
Scadenza e istruzioni sul Saldo IMU 2023
E’ quindi chiaro che per versare il conguaglio IMU relativo al 2023 la data limite è fissata a lunedì 18 dicembre (la naturale scadenza del 16 dicembre cade infatti di sabato).
Come pagare il Saldo IMU 2023
Quest’anno il saldo IMU, può essere versato in diversi modi:
- utilizzando il Modello F24 standard o semplificato;
- mediante piattaforma PagoPA;
- utilizzando l’apposito bollettino postale.
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Foto copertina: istock/marchmeena29