La scadenza è stata definita dal decreto fiscale approvato pochi giorni fa, permettendo così di far rientrare nella definizione agevolata dello scorso anno anche chi , pur avendo presentato regolarmente domanda entro il 21 aprile 2017, non ha rispettato le scadenze rateali dei mesi precedenti o quella del pagamento unico (per chi ha scelto questa opzione} .
Se non sarà risperedazziottato il termine di domani, i contribuenti perderanno la propria adesione alla definizione awgevolata del 2016, ma potranno eventualmente fare richiesta per la rottamazione bis, anche questa presente nel decreto fiscale appena liberato dal Parlamento, che prevede la sanatoria delle cartelle dal 2000 al 2017. Il provvedimento prevede che possano aderire anche chi ha gia’ beneficiato anche della rottamazione 2016.
La scadenza del 7 dicembre vale anche per i contribuenti che devono pagare la terza rata di novembre, posticipata cos’ di una settimana e che segneranno sul calendario 2018 per luglio e settembre le scadenze per a quarta e quinta rata.
Quasi 50 mila domande per la rottamazione bis
Sono circa 48.400 le domande pervenute dal 26 ottobre scorso all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per aderire alla rottamazione bis, 20% in più rispetto al 2016. Le istanze riguardano cartelle esattoriali relative al 2017 da parte di contribuenti respinti alla prima edizione della definizione agevolata. Oltre la metà delle domande è arrivata via web tramite il portale agenziaentrateriscossione. gov.it o la posta elettronica certificata, mentre il 46,5% attraverso la rete degli sportelli e il residuo 1,3% con canali tradizionali.
Al momento tra le Regioni di provenienza delle istanze, i l Lazio è quella con quasi 6500 domande, seguita dalla Lombardia 5500 e dalla Puglia 5450.
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