Almeno così è scritto nel testo di un emendamento contenuto nel Decreto semplificazioni, approvato, dopo un tira e molla durato giorni e 62 emendamenti su 85 stralciati, dal Senato con 142 voti favorevoli, 74 contrari e 10 astenuti. Il testo passa ora alla Camera e deve essere approvato definitivamente dal Parlamento entro il 12 febbraio o le norme decadranno.
Uno dei pochi emendamenti salvati però è proprio quello che consente di allungare di parecchi mesi i termini per il pagamento delle rate scadute della rottamazione bis.
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Vediamo cosa prevede di preciso questo slittamento.
Rottamazione ter 2019: nuova scadenza 30 luglio 2019
La modifica proposta consente l’accesso alla nuova definizione agevolata anche ai soggetti attualmente esclusi, perché non hanno ancora versato integralmente le rate dovute per la precedente definizione agevolata 2017.
Il versamento delle somme dovute per la definizione agevolata, di cui al comma 1 dell’articolo 3 del decreto-legge n. 119 del 2018, così potrà avvenire in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019, oppure potrà essere spalmato in massimo di 10 rate consecutive di pari importo, seguendo queste scadenze:
- Scadenza 1° rata: 31 luglio 2019;
- Scadenza 2° rata: 30 novembre 2019
- Scadenza rate successive:
- 28 febbraio degli anni 2020 e 2021
- 31 maggio degli anni 2020 e 2021
- 31 luglio degli anni 2020 e 2021
- 30 novembre degli anni 2020 e 2021
In questo modo quindi, i contribuenti morosi che non hanno rispettato la scadenza del 7 dicembre 2018 per pagare le rate scadute della rottamazione bis, possono versi riaprire le porte della regolarizzazione.
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Rottamazione ter: adesione automatica
Ricordiamo poi che, chi invece risulta essere in regola con i pagamenti della rottamazione bis, sulle cartelle esattoriali emesse dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017: e cioè ha pagato entro il 7 dicembre 2018 le rate scadute di luglio, settembre e ottobre 2018, aderirà in modo automatico alla nuova Rottamazione ter.
Nel caso di adesione automatica, senza alcun ulteriore adempimento a carico dei debitori, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2019 una nuova “Comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare relativo alla Definizione agevolata 2000/17 (cosiddetta “rottamazione bis”) ripartito in 10 rate di pari importo (5 anni) con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2019. Gli interessi a decorrere dal 1° agosto 2019 saranno calcolati nella misura dello 0,3%.
Sull’argomento LeggiOggi l’E-book Legge di bilancio 2019, con tutte le novità fiscali:
Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018
A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde. Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.
Giuseppe Moschella | 2019 Maggioli Editore
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