Rivoluzione congedo maternità e paternità 2019: come cambiano

Chiara Arroi 06/12/18
Novità in vista per chi sta per diventare genitore o ha in programma di diventarlo nei prossimi mesi, perché la Manovra 2019 ha in serbo molte novità in tema di congedo maternità e paternità.

Queste due misure di sostegno alla genitorialità andranno incontro a una piccola rivoluzione sia per le future mamme che per i futuri papà. Inoltre il testo approvato prevede anche un aumento del Bonus asilo nido 2019, che salirà fino a 1.500 euro.

Questi i cambiamenti sul fronte maternità e famiglia, inseriti nella manovra finanziaria, il cui esame del testo si è chiuso in Commissione bilancio ed è approdato in Aula alla Camera, dove è prevista l’apposizione della fiducia.

Vediamo in dettaglio cosa cambia nel 2019 sul fronte congedo di maternità e paternità.

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Congedo maternità e paternità: come funziona oggi

Ad oggi chi diventa mamma – o comunque genitore – può usufruire di un periodo di astensione da lavoro retribuito durante la gravidanza e per qualche mese dopo la nascita del bambino o bambina: si chiama congedo di maternità o paternità.

Durante il periodo di assenza obbligatoria dal lavoro la lavoratrice percepisce un’indennità economica in sostituzione della retribuzione. Il diritto al congedo ed alla relativa indennità spettano anche in caso di adozione o affidamento di minori.

Il periodo di maternità o paternità – ricordiamo obbligatorio – comprende:

prima del parto

  • i 2 mesi precedenti la data presunta del parto (salvo flessibilità) e il giorno del parto;
  • i periodi di interdizione anticipata disposti dall’azienda sanitaria locale (per gravidanza a rischio) oppure dalla direzione territoriale del lavoro (per mansioni incompatibili)

dopo il parto

  • i 3 mesi successivi al parto (salvo flessibilità) e, in caso di parto avvenuto dopo la data presunta, i giorni compresi tra la data presunta e la data effettiva.
  • In caso di parto prematuro o precoce rispetto alla data presunta ai tre mesi dopo il parto, si aggiungono i giorni non goduti prima del parto, anche qualora la somma dei 3 mesi di post partum e dei giorni compresi tra la data effettiva del parto ed la data presunta del parto, superi il limite complessivo di cinque mesi;
  • i periodi di interdizione prorogata disposti dalla direzione territoriale del lavoro (per mansioni incompatibili con il puerperio)

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Rivoluzione congedo maternità 2019: cosa cambia

Alcuni emendamenti approvati al testo del disegno di Legge di bilancio 2019 hanno modificato questo arco temporale. Un emendamento a firma leghista riguarda appunto il congedo per le neo-mamma.

In sostanza, chi vuole può restare a lavoro fino al nono mese di gravidanza, portandosi ‘in dote’ l’intero periodo di astensione di 5 mesi a dopo il parto.

È solo una possibilità e questo sistema si pone come alternativo al normale periodo di congedo previsto per legge, che impone l’obbligo di astenersi da lavoro due mesi prima. In pratica si potrà scegliere oppure no.

Tutte le novità in Legge di bilancio 2019

Rivoluzione congedo paternità 2019: cosa cambia

Anche il congedo di paternità cambierà. In particolare il periodo di congedo paternità aumenterà, passando fagli attuali 4 ai futuri 5 giorni. Smentita quindi la voce che voleva il congedo rivolto ai padri scomparire. Lo ha annunciato il ministro Luigi di Maio parlando all’Ansa.

Congedo di maternità e paternità: come fare domanda

La domanda di maternità (o paternità) deve essere presentata all’Inps in modalità online mediante una delle seguenti modalità:

  • Web – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto (www.inps.it – Servizi on line);
  • Contact Center integrato – n. 803164 gratuito da rete fissa o n. 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
  • Patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda telematica va inoltrata prima dell’inizio del congedo di maternità e, in ogni caso, non oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile, pena la prescrizione del diritto all’indennità.

Legge di bilancio 2019: Bonus Asilo nido 2019

La Manovra inaugura anche novità sul fronte Bonus asilo nido 2019. La novità principale è proprio l’importo concesso. Da quando è stata introdotta, questa misura ha consentito ai genitori di bimbi in procinto di frequentare l’asilo nido, di beneficiare di un importo massimo di 1.000 euro. Un emendamento alla Legge di bilancio 2019, approvato in Commissione bilancio della Camera invece fa aumentare l’importo da 1.000 a 1.5000 euro per il triennio 2019-2021.

Chiara Arroi

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