Riordino Province: gli emendamenti alla Legge di Stabilità

Dopo la decisione della Commissione Affari Costituzionali del Senato di interrompere l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 5 novembre 2012 n. 188 “Disposizioni urgenti in  materia di Province e Città Metropolitane”, come anticipato da giorni, è stato depositato il 15 dicembre in Commissione Bilancio del Senato un emendamento dei relatori, sen. Legnini e sen. Tancredi, al disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)”  che dovrebbe passare all’esame dell’aula martedì 18 dicembre.

Sull’emendamento in questione è stato fissato per le ore 18.00 del 15 dicembre il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.

La Commissione tornerà a riunirsi lunedì 17 dicembre 2012, alle ore 10,30, 15 e 20,30 per l’approvazione finale prima dell’esame in aula.

Questi in sintesi gli effetti dell’emendamento se sarà approvato senza modifiche:

1)      E’ sospeso fino al 31 dicembre 2013 il termine per emanare, secondo le rispettive competenze, la legge dello Stato e le leggi regionali di trasferimento delle funzioni oggi svolte dalle Province ai Comuni o alle Regioni stesse;

2)      E’ prorogato al 31 dicembre 2013 il termine per approvare la legge dello stato che regola l’elezione degli organi delle Province (come enti di secondo grado);

3)      Sono prorogati fino al 31 dicembre 2013 i commissariamenti delle Province oggi in essere o di quelle Province i cui organi sono in scadenza nel 2013;

4)      E’ fissato al 31 dicembre 2013 il termine per emanare il nuovo decreto di riordino e accorpamento delle Province, sulla base delle ipotesi di riordino dei CAL e delle proposte di riordino delle Regioni;

5)      Sono confermate da subito le funzioni fondamentali delle Province (pianificazione territoriale, ambiente, trasporti, viabilità, edilizia scolastica), previste dall’art. 17 del D. L. 95/2012, anche in attesa del riordino;

6)      Fino al riordino le Province continuano a svolgere, certamente per tutto il 2013, le attuali funzioni;

7)      Il Presidente, la Giunta e il Consiglio, oggi in essere, restano in carica fino alla scadenza naturale dei mandati;

8)      Fino al 31 dicembre 2013 è sospesa l’applicazione delle disposizioni per l’istituzione delle città metropolitane.

 

Carlo Rapicavoli

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