Rimborso IRPEF ai disoccupati: quando viene accreditato da Inps o Agenzia Entrate

Paolo Ballanti 16/08/24
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Quando arriverà il rimborso Irpef ai disoccupati? La dichiarazione dei redditi presentata all’Agenzia entrate con modello 730/2024 ha l’obiettivo di raccogliere l’insieme dei redditi totalizzati o percepiti dal contribuente nel periodo d’imposta 2023, al fine di determinare l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali effettivamente a carico dei contribuenti persone fisiche. 

A seconda del risultato del modello 730 possono verificarsi le seguenti situazioni:

  • Conguaglio negativo per il contribuente, nell’ipotesi in cui le ritenute fiscali subite dal contribuente a titolo d’acconto nel corso del 2023 siano inferiori alla tassazione effettivamente dovuta;
  • Conguaglio positivo per il contribuente, se le ritenute fiscali subite nel 2023 (a titolo d’acconto) sono superiori a quanto effettivamente dovuto all’Erario.

Nel primo caso il soggetto versa in autonomia una somma o subisce in cedolino una trattenuta di importo pari alle imposte non pagate.  Al contrario, in caso di conguaglio positivo, il contribuente ha diritto ad un rimborso a titolo di imposte pagate in eccesso. 

L’Inps, in qualità di sostituto d’imposta, si occupa delle trattenute / rimborsi a beneficio di quanti indicano l’Istituto come sostituto d’imposta incaricato dei conguagli all’interno del modello 730.  Rientrano in questa casistica anche coloro che percepiscono le indennità di disoccupazione NASpI o DIS-COLL

Gli stessi soggetti, se non indicano l’Inps come sostituto, ricevono il rimborso direttamente dall’Agenzia entrate.  Tuttavia, la scelta tra Inps e AE non è scevra da conseguenze, dal momento che possono cambiare le tempistiche di erogazione dei rimborsi

Analizziamo la questione in dettaglio. 

Indice

Rimborso Irpef ai disoccupati: Inps sostituto d’imposta

I disoccupati percettori delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, che indicano nel modello 730 l’Inps come sostituto d’imposta, riceveranno il rimborso derivante dal conguaglio positivo direttamente dall’Istituto stesso. 
Come indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2024, diffuse dall’Agenzia entrate sul proprio portale, le operazioni riguardanti le trattenute (conguagli negativi) e i rimborsi (conguagli positivi) vengono effettuate a partire dal mese di agosto o settembre, non prima

Naturalmente le tempistiche di rimborso variano in base al momento in cui il 730 è trasmesso all’AE e, da quest’ultima, inviato poi all’Inps per le operazioni di conguaglio.

Controlli preventivi dell’AE, i tempi possono allungarsi

Nei casi previsti dalla normativa, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi sul 730 presentato, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. 
Le ipotesi in cui scattano controlli preventivi sono quelle in cui il modello 730 (ordinario o precompilato) presentato con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che, in alternativa:

  • Determinano un rimborso eccedente i 4 mila euro;
  • Incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e presentano elementi di incoerenza, quali:
    • Scostamento per importi significativi fra il credito Irpef e i dati risultanti nei modelli di versamento, nelle CU e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
    • Altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU;
    • Situazioni di rischio, confermate di anno in anno, individuate in base alle irregolarità emerse negli anni passati. 


Il rimborso che risulta spettante al termine dei controlli preventivi è liquidato direttamente dall’AE, con le stesse modalità che tra poco descriveremo per i contribuenti senza sostituto d’imposta indicato in dichiarazione.

Le tempistiche di rimborso, a seguito dei controlli preventivi, possono estendersi fino al sesto mese successivo quello previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se successiva alla scadenza. 

Leggi anche: “Controlli sui 730/2024: fissate le regole per le verifiche sulle dichiarazioni a rimborso”

Rimborso IRPEF ai disoccupati: come conoscere lo stato dei conguagli Inps

Il contribuente che presenta il modello 730 (come dichiarante) indicando l’Inps come sostituto d’imposta che effettuerà i conguagli, può controllare lo status di questi ultimi collegandosi all’apposita piattaforma dell’Istituto, raggiungibile su “inps.it – Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.  

La piattaforma, oltre a permettere la consultazione dei conguagli derivanti dalle dichiarazioni 730 che l’Inps riceve dall’Agenzia entrate, permette di variare o annullare la seconda rata di acconto di Irpef e / o cedolare secca.

Rimborsi 730 disoccupati senza sostituto d’imposta

Il contribuente, come precisato nelle istruzioni di compilazione del modello 730 diffuse dall’AE, ha la possibilità di trasmettere la dichiarazione dei redditi (precompilata o ordinaria) con la modalità senza sostituto: 

  • In assenza del sostituto d’imposta;
  • In alternativa, per scelta del contribuente, in presenza comunque del sostituto d’imposta (come l’Inps).

Pur essendo libero di scegliere se indicare o meno il sostituto d’imposta tenuto a effettuare le operazioni di conguaglio, il disoccupato deve comunque considerare che la sua scelta ha effetti sulle tempistiche di erogazione del rimborso Irpef ai disoccupati.  

Infatti, se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso Irpef ai disoccupati è eseguito direttamente dall’Amministrazione finanziaria, con tempistiche diverse e suscettibili di essere più lunghe rispetto a quelle dell’Inps.

Conguagli 730/2024 con o senza sostituto d’imposta. Come funziona con i rimborsi

Rimborso IRPEF ai disoccupati: come accelerare le tempistiche

Un consiglio per velocizzare le pratiche del rimborso Irpef ai disoccupati è quello di fornire all’AE, possibilmente prima della presentazione del modello 730, le coordinate del conto corrente bancario o postale su cui si intende ricevere il rimborso.

La richiesta di accredito può essere effettuata: 

  • Online tramite la specifica applicazione presente sul portale “agenziaentrate.gov.it” (quanti sono già registrati ai servizi telematici possono effettuare l’inserimento delle coordinate direttamente dalla loro area riservata del sito);
  • Utilizzando l’apposito modulo (disponibile sempre sul portale dell’AE) che, firmato digitalmente può essere trasmesso via PEC a qualsiasi direzione provinciale dell’Agenzia entrate o consegnato in formato cartaceo, con firma autografa, presso qualsiasi ufficio dell’AE, allegando copia di un documento di identità. 

Se le coordinate del conto corrente non sono state fornite, il rimborso Irpef ai disoccupati è erogato tramite titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane S.p.A. 

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