La comunicazione cartacea, in accompagnamento al pieghevole contenente le realizzazioni del passato governo ed il programma della corrente campagna elettorale, in queste ore sta facendo capolino nelle cassette delle lettere di milioni di potenziali elettori. Da fonti parlamentari si viene poi a conoscenza dell’esistenza di due distinte versioni, il Cavaliere ha difatti congetturato due varianti per lo stesso messaggio, tenendo furbamente conto dell’esistenza di un “target elettorale” differenziato.
La lettera più sostanziosa, accorpata in due pagine ricche di numeri e dati, con tanto di pieghevole allegato, viene riservata alle regioni che rischiano l’equilibrio instabile alle elezioni, quali Lombardia e Sicilia. La versione “abbreviata” spetta invece alle regioni dove il fronte Pdl dovrebbe risultare favorito senza troppi disguidi. Non è tutto, salta fuori un’ulteriore lettera, anche questa firmata di pugno dal Cavaliere, che contiene delucidazioni circa le “previste” modalità per conseguire il rimborso dell’Imu 2012.
«L’amministrazione finanziaria le invierà -si legge- una lettera firmata dal nuovo ministro dell’Economia e Sviluppo: per la prima volta, ricevendo una lettera dell’ Amministrazione finanziaria, lei non avrà nulla da temere, ma potrà finalmente sorridere perché le porterà una buona notizia. La lettera le comunicherà infatti il suo diritto a ricevere il rimborso e l’ammontare che le spetta». Il dettato prosegue: «potrà recarsi presso gli sportelli delle Poste italiane a riscuotere il rimborso».
Le reazioni dei contendenti politici non si fanno attendere. A margine di una manifestazione elettorale a Trapani, il leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia paventa, in risposta, la deposizione di una denuncia « nei confronti di Berlusconi alla Procura di Roma». L’ex magistrato fa riferimento ai reati di «voto di scambio e truffa elettorale». «Con la lettera inviata agli italiani che nasconde un invito al voto promettendo soldi in cambio, -si apprende in un post pubblicato sul sito web del movimento- Berlusconi ha commesso un reato, anzi due previsti dagli articoli 96 e 97 della legge elettorale 1957».
Ingroia parla anche di inganno nei confronti degli elettori «per due ragioni: primo, perché le elezioni le perderà, e secondo perché non potrà comunque mantenere l’ennesima falsa promessa. Lo stesso Berlusconi ha fornito la prova documentale del reato con la lettera intestata “Avviso importante rimborso – Imu 2012”, inviata nelle case degli elettori di cui ha anche violato la privacy».
La replica dell’attuale Presidente del Consiglio, leader di Scelta civica, Mario Monti suona sarcastica: «Quando dissi che Berlusconi avrebbe fatto tentativi di comprare i voti degli italiani con i soldi dello Stato non pensavo che avrebbe incarnato così alla lettera quanto temevo avrebbe fatto e sta facendo».
Anche Pier Ferdinando Casini non rinuncia all’ironia, invitando l’elettorato destinatario della missiva a riciclarne la carta. «Se vi è arrivata questa letterina, sappiate che non viene dal Polo Nord e non è di Babbo Natale, ma di Berlusconi. Il regalo che vi promette lo pagheranno tutti gli italiani con interessi altissimi. Non perdete tempo a rispedirla al mittente: lui ricicla promesse, voi riciclate la carta», scrive sul profilo Facebook il segretario dell’Udc.
Secondo Roberto Maroni, invece, la lettera per il rimborso Imu 2012 non sarebbe altro che una delle tante iniziative mediatico-elettorali di stampo berlusconiano. «Ha creato polemiche ed è quello che Berlusconi si prefiggeva di ottenere» così constata il segretario della Lega.
Dal fronte Pd parte l’accusa di una vera e propria truffa : «Basta con gli inganni, le promesse, le bugie, la demagogia facile quanto pericolosa. Basta con le frottole e le illusioni che ci hanno portato sull’orlo del baratro, da cui ci stiamo risollevando con molti sacrifici, quelli sì, veri. Credo che si possa imparare dagli errori e che di fronte alla crisi gli italiani meritino molta più serietà» ribadisce con fermezza Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al senato e capolista in Puglia, nel corso di una manifestazione elettorale in provincia di Lecce.
Anche questa volta dunque l’ex premier scatena polemiche e indignazioni, facendo leva, proprio nei giorni più caldi della sfida elettorale, su un’operazione di “perentorio” marketing politico e utilizzando uno dei sistemi di comunicazione più tradizionali: le Poste. Basterà l’affondo lanciato in extremis ai rivali alla corsa elettorale per abbagliare ancora gli italiani?
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