Rimborso bolletta della luce per importi pagati erroneamente: come e quando

Finalmente una buona notizia per i consumatori: dall’anno nuovo partiranno in automatico, cioè senza presentare un’ apposita domanda e senza adire l’autorità giudiziaria, i rimborsi sulla bolletta della luce per gli importi versati in più e indebitamente dal consumatore perché derivanti da condotte anomale tenute dagli operatori.

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Dal 2017 arrivano i rimborsi: come funzionano?

I rimborsi dovrebbero scattare nella prima parte del 2017, una volta che l’autorità dell’energia elettrica avrà concluso le indagini e riguarderanno sia il mercato libero che il mercato di maggior tutela senza alcuna discriminazione.

Il problema “bollette pazze” e i provvedimenti del TAR

Nel mese di luglio alcuni utenti lamentavano un eccessivo aumento delle bollette della luce emesse dal gestore Terna, in particolare nel trimestre luglio – settembre.

Da indagini vennero fuori una serie di anomalie nel dispacciamento, vale a dire i costi sostenuti dal gestore della rete (Terna) per mantenere in equilibrio e in sicurezza il sistema elettrico.

Come noto, il gestore ha il compito e la responsabilità di equilibrare l’energia prodotta e quella consumata per non farla mai mancare agli utenti. Il dispacciamento consiste proprio nel mantenere in equilibrio l’offerta e la domanda di energia.

A causa delle suddette anomalie vi fu un aumento di costi in bolletta pari al 4,3%.
Della questione veniva investito il TAR della Lombardia, il quale si pronunciava per il “congelamento” degli aumenti con il ripristino degli importi stabiliti nel trimestre precedente.

Tuttavia a settembre venivano riapplicati gli aumenti ma a condizione che l’Autorità per l’energia elettrica adottasse entro 40 giorni un provvedimento per determinare le modalità di liquidazione e rimborso automatico ai clienti delle somme dovute perché pagate illegittimamente.

Non resta che attendere, quindi , il nuovo anno per verificare le effettive modalità del rimborso.

Isabella Vulcano

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