Riforma del terzo settore, le proposte del Notariato in audizione alla Camera

Il Consiglio Nazionale del Notariato, nel corso di un audizione del 10 novembre 2014 alla Camera dei  Deputati – XII Commissione (Affari sociali), ha espresso le proprie osservazioni sul disegno di legge n.  2617 di “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina  del Servizio civile universale”.

Il presente commento è firmato dalla coautrice del volume “Enti no profit. Prontuario operativo” (Maggioli Editore) ndR

Il Notariato, innanzitutto, condivide l’opportunità dell’opera di semplificazione normativa, finalizzata al conseguimento di un sistema normativo maggiormente idoneo a venire incontro alle reali esigenze  sociali ed economiche del Terzo settore e segnala la necessità che la riforma Terzo settore non  prescinda dal coordinamento con il Codice civile.

Tra i principali aspetti messi in evidenza dal Notariato, segnaliamo:

a) la richiesta di un maggiore rafforzamento del ruolo dei notai nei procedimenti per il riconoscimento della personalità giuridica degli enti; l’auspicio della categoria è che alla stregua di quanto previsto  per le società di capitali, la verifica assegnata ai notai sia circoscritta al controllo di legalità  sostanziale;

b) la valutazione positiva delle proposte di modifica in merito alla valorizzazione dell’autonomia  statutaria, con specifico riferimento alle fondazioni;

c) l’apprezzamento in merito alla proposta di unificazione su base nazionale del Registro delle  persone giuridiche, oggi diffuso nelle diverse Prefetture.

La riforma del terzo settore richiede che siano riviste struttura e funzioni del Registro delle persone giuridiche, allo scopo di migliorarne e renderne più facilmente fruibile il contenuto informativo,  migliorando le caratteristiche di attendibilità.

 

Cinzia De Stefanis

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