Del resto, qualche illusione era più che lecita dal momento che, con gli annunci, il governo non si era certo risparmiato nei giorni scorsi. Addirittura, si era arrivati a mettere nel novero delle ipotesi l’assunzione, entro un anno di circa 100mila precari, più lo smaltimento progressivo delle graduatorie, che contano circa 600mila iscritti, entro il 2017.
Riforma abortita
A dare i primi ragguagli sulla riforma in arrivo, era stato lo stesso ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini, il quale, ospite al Meeting di Rimini indetto da Comunione e Liberazione, aveva annunciato l’arrivo delle linee guida per il rinnovamento della scuola nell’imminente Consiglio dei ministri, che il governo ha indetto per oggi alle 16.
Poi, le dichiarazioni si sono accompagnate a indiscrezioni e anticipazioni dai corridoi del Miur, con tanto di dettagli sui testi in preparazione: da una parte, un disegno di legge che avrebbe dovuto fornire la tabella di marcia per le assunzioni dei precari, tra eliminazione delle supplenze e chiusura delle graduatorie, anche per mezzo del concorso scuola annuale confermato dallo stesso ministro. Dall’altra parte, un testo ad hoc avrebbe dovuto riguardare e riforme attese in fatto di esami e didattica, con l’introduzione dell’inglese negli esami di maturità. la ridefinizione radicale delle seconde prove e iol restyling anche alla prova finale di terza media.
Peccato, però, che ora è tutto rinviato a data da destinarsi. Lo ha confermato anche lo stesso Renzi con i suoi soliti tweet mattutini, nei quali ha scritto che in Cdm sono previsti sblocca-Italia e la riforma della giustizia, invitando chi gli poneva domande sull’istruzione ad attendere con fiducia i prossimi appuntamenti.
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