Riforma pensioni, anche Damiano rilancia la Quota 41

rilanciata la Quota 41 senza vincolo anagrafico

Redazione 09/02/18
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Prosegue il dibattito in campagna elettorale per le Elezioni 2018 sulla Riforma Pensioni.Dopo la proposta da parte della Lega e del M5S di abolire la Legge Fornero e ritornare alla Quota 100 e Quota 41, anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, rilancia la proposta sui 41 anni di contributi, ma indipendentemente dall’età anagrafica.

Secondo Damiano la normativa dei lavoratori precoci deve essere migliorata, eliminando il vincolo che consente di poter andare in pensione con 41 anni di contributi solo a condizione che si siano svolti dodici mesi di attività prima dei 19 anni. Inoltre per l’ex deputato Pd la quota 41 non deve valere solo per chi svolge lavori usuranti.

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Damiano si schiera contro l’abolizione della Legge Fornero che, secondo lui, è già stata in parte modificata e attenuata nelle sue conseguenza negative, ma anche contro il salvataggio della Riforma pensioni del 2011. E propone di continuare con una serie di misure puntuali che oltre all’eliminazione del vincolo anagrafico sulla quota 41, prevede anche la proroga dell’Opzione Donna e rendere operativa la Commissione per riformare l’innalzamento dell’età pensionabile.

Ricordiamo che alcuni mesi fa, assieme all’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, Damiano aveva avanzato un testo per rinviare l’adeguamento dell’età pensionabile all’innalzamento dell’aspettativa di vita, ma nel 2011 ricordiamo che anche Sacconi e Damiano espressero voto favorevole sulla Riforma Fornero.

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