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SPECIALE RIFORMA MADIA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ECCO COSA CAMBIA
Il via libera al decreto è arrivato mercoledì scorso: sono state apportate alcune variazioni al Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001).
Con la Riforma Madia arriva anche una tabella di sintesi dove, corrispondentemente all’intervento da attuare, sarà possibile consultare l’iter amministrativo che si deve seguire. Il decreto, infatti, stabilisce che venga adottato un glossario unico allo scopo di assicurare procedure omogenee su tutto il territorio.
Le Amministrazioni, pertanto, fino alla sua definizione e pubblicazione, saranno tenute a mettere online una sorta di glossario provvisorio utile ad identificare sia la tipologia dell’intervento, sia il titolo abilitativo che tutti i documenti richiesti. Qualora l’intervento da realizzare non dovesse comparire nel glossario, le Amministrazioni dovranno fornire in via del tutto gratuita l’attività di consulenza necessaria.
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Di seguito si riporta una breve guida contenente tutti gli interventi che verranno sottoposti a SCIA dopo la Riforma Madia.
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COME CAMBIA LA DISCIPLINA DEL LAVORO NELLA PA
Questo nuovo ebook, integrando ed ampliando gli interventi di approfondimento apparsi in Gazzetta, prende in esame l’articolo 17 della legge 124/2015, evidenziando le principali azioni necessarie per ridefinire la disciplina del lavoro nella PA:1. superare il concetto di “dotazione organica” per sottolineare l’idea che la PA sia equiparabile ad un’impresa che eroga servizi, facendo dei suoi vertici veri e propri professionisti dell’organizzazione:2. intervenire in materia di assunzioni, razionalizzando le modalità di accesso all’impiego e svecchiando il relativo comparto;3. potenziare la valutazione del personale, mantenendo e riordinando i sistemi di performance management;4. ridefinire il regime delle forme di responsabilità, in particolar modo dei dirigenti;5. riservare particolare attenzione alla tutela della disabilità in ambito lavorativo anche in attuazione dei trattati internazionali e dei principi della legislazione comunitaria in materia. Riccardo Nobile Esperto di Diritto del Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni e autore di libri e pubblicazioni in materia di pubblico impiego. Svolge regolarmente attività di docenza in master universitari in Pubblica Amministrazione presso l’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia ed in corsi di formazione professionale riservati a pubblici dipendenti. È membro di nuclei ed organismi di valutazione. Svolge un’intensa attività divulgativa in qualità di giornalista pubblicista. È stato segretario generale del Comune di Belluno, della Provincia di Monza e della Brianza e, da ultimo, del Comune di Cologno Monzese.
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SCIA: quali interventi si potranno realizzare
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Questi ultimi riguardano:
1) manutenzione straordinaria sulle parti strutturali degli edifici;
2) restauro e risanamento conservativo sulle parti strutturali degli edifici;
3) ristrutturazione edilizia che non comporti modifiche alla volumetria, cambio di destinazione d’uso degli edifici nel centri storici e cambio di sagoma degli edifici vincolati.
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SCIA alternativa al permesso di costruire
Al posto della Superdia, vale a dire Dia alternativa al permesso di costruire, sarà adoperata la SCIA alternativa al permesso di costruire in caso di:
a) interventi di ristrutturazione che implicano modifiche sostanziali come: variazioni alla volumetria e ai prospetti, cambio di destinazione d’uso degli edifici nei centri storici, cambio di sagoma degli edifici vincolati;
b) interventi di nuova costruzione o ristrutturazione urbanistica disciplinati da piani attuativi e accordi negoziali che hanno al loro interno precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive;
c) interventi di nuova costruzione che attuano strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.
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