Riforma forense, la Camera approva. Il testo

Redazione 31/10/12
La Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge, approvata in un testo unificato dal Senato, concernente Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense (C. 3900-A ed abb.), che torna ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.

Il provvedimento è stato approvato con 395 sì, 7 no e 14 astenuti.

Il Consiglio Nazionale Forense, ha diffuso qualche giorno fa una nota stampa in cui afferma che “È stato varato il nuovo tirocinio, che per non più di sei mesi potrà essere effettuato anche in concomitanza dell’ultimo anno di università. È previsto un rimborso spese e anche la possibilità che al tirocinante sia riconosciuta una indennità o un compenso commisurato all’effettivo apporto professionale”.

E ancora: “Sono istituiti i consigli distrettuali di disciplina, composti da avvocati eletti secondo un regolamento del Cnf, con il rispetto della rappresentanza di genere”. E la rappresentanza di genere “dovrà essere garantita anche nelle elezioni al Consiglio dell’Ordine e al Cnf”.

Tra le novità della riforma, l’obbligo di iscrizione per tutti i professionisti alla Cassa forense indipendentemente dal reddito. Secondo la nuova disposizione, la Cassa forense avrà un anno di tempo per stabilire, con un proprio regolamento, tutti gli aspetti attuativi della norma, con particolare riferimento ai minimi contributivi e al regime previdenziale applicabile.

Altre modifiche riguardano la istituzione dello sportello del cittadino presso i Consigli dell’Ordine e la “permanenza nell’albo se l’esercizio della professione è effettivo e continuativo con esclusione di ogni riferimento al reddito professionale”.

Di particolare rilevanza anche la clausola sulla incompatibilità tra professione e altre attività di lavoro autonomo o di impresa con cui “viene salvaguardata la indipendenza degli avvocati”. Mentre per accedere all’albo dei cassazionisti la selezione diventa più rigida.

Il testo approvato dalla Camera 

Riforma forense, come è cambiato il testo: da quello approvato dal Senato il 23 novembre 2010 a quello approvato oggi

La relazione della Commissione Giustizia

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