Nel Recovery Plan presentato a Bruxelles il 30 aprile scorso, infatti, si legge che “Il Governo presenterà al Parlamento, entro il 31 luglio 2021, una legge di delega da attuarsi per il tramite di uno o più decreti legislativi delegati. […] Per realizzare in tempi certi la riforma definendone i decreti attuativi il Governo, dopo l’approvazione della legge di delega, istituirà una Commissione di esperti“.
Con un paio di mesi di ritardo, quindi, ecco la revisione del sistema fiscale italiano: dall’Irpef all’Iva, passando per la riforma del catasto che sta creando non poche tensioni soprattutto sul versante Lega che non ha partecipato alla riunione del CdM.
Vediamo i principali punti che saranno toccati dalla riforma, fermo restando che la legge delega costituisce solo lo scheletro della riforma, mentre il corpo verrà costruito con i successivi decreti delegati, che dovranno essere adottati entro 18 mesi dall’approvazione della legge delega.
Cosa prevede il Recovery Plan sulla riforma fiscale
Riforma fiscale: obiettivi
Secondo quanto previsto dalla bozza del Disegno di legge delega, la riforma fiscale segue i seguenti criteri direttivi generali:
- stimolo alla crescita economica;
- razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario;
- preservare la progressività del sistema tributario;
- ridurre l’evasione e l’elusione fiscale.
La semplificazione opererà sia tramite la riduzione dei costi di adempimento, di gestione e di amministrazione del sistema fiscale che attraverso l’eliminazione di micro-tributi.
Riforma fiscale: revisione dell’Irpef
Una delle novità più importanti riguarda la revisione dell’Irpef. L’Imposta sul reddito delle persone fisiche verrà modificata per garantire il rispetto della progressività e riducendo gradualmente sia le aliquote medie effettive che le aliquote marginali effettive per i redditi da lavoro.
Prevista invece una tassazione uniforme per i redditi da capitale, anche nel mercato immobiliare, nonché ai redditi direttamente derivanti dall’impiego del capitale nelle attività di impresa e di lavoro autonomo condotte da soggetti diversi da quelli a cui si applica l’Ires.
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Riforma fiscale: abolizione Irap
La delega al Governo prevede anche una serie di interventi volti a superare gradualmente l’Irap, garantendo in ogni caso il finanziamento del fabbisogno sanitario.
Riforma fiscale: razionalizzazione Iva
Prevista anche la razionalizzazione dell’Iva, volta a semplificarne la gestione e l’applicazione, contrastando l’evasione e l’erosione.
Previsto anche l’adeguamento delle imposte indirette sulla produzione e sui consumi dei prodotti energetici e dell’energia elettrica per la promozione dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed ecocompatibili.
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Riforma fiscale: revisione del catasto
Il punto più contestato della riforma riguarda il catasto. Tuttavia, durante la conferenza stampa che ha seguito il Consiglio dei Ministri, il premier Mario Draghi ha voluto rassicurare dicendo che non si tratta di una riforma ma di una revisione.
Verranno modernizzati gli strumenti a disposizione di Comuni e dell’Agenzia delle entrate per migliorare la comunicazione telematica tra gli enti e per facilitare l’individuazione o il corretto classamento di:
- immobili eventualmente non censiti;
- terreni edificabili accatastati come agricoli;
- immobili abusivi.
La legge delega inoltre il governo, dal 1° gennaio 2026, a integrare le informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutta Italia, in modo da adeguare i valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione delle condizioni del mercato di riferimento e comunque non al di sopra del valore di mercato.
Riforma fiscale: tributi locali
Il ministro Franco ha parlato delle misure previste per i tributi locali. In particolare, verrà rivista la suddivisione tra Stato e comuni del gettito dei tributi sugli immobili destinati a uso produttivo, che passerà gradualmente ai comuni nella sua interezza.
L’addizionale regionale all’Irpef verrà sostituita con una “sovraimposta sull’Irpef la cui aliquota di base può essere aumentata o diminuita dalle regioni entro limiti prefissati tali da garantire alle regioni nel loro complesso lo stesso gettito che avrebbero acquisito applicando l’aliquota di base dell’addizionale regionale all’Irpef stabilita dalla legge statale.”
Riforma fiscale: Agenzia delle Entrate
Verrà modificato il sistema nazionale della riscossione, accorpando Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate – Riscossione, creando di conseguenza un nuovo modello organizzativo.
La Conferenza stampa del premier Draghi e del ministro Franco
(Immagini messe a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT Fonte www.governo.it)
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