Secondo la nota del Garante – che fa seguito alle proteste del presidente del Collegio Ipasvi di Roma, “il diritto-dovere dei giornalisti di informare sugli sviluppi della vicenda, di sicura rilevanza per l’opinione pubblica, considerato l’elevato numero di neonati e di famiglie coinvolte, deve essere comunque bilanciato, secondo i principi stabiliti dal Codice deontologico con il rispetto delle persone”.
Il Garante ricorda che, anche quando questi dettagli fossero stati forniti in una sede pubblica, i mezzi di informazione sono tenuti a valutare con scrupolo l’interesse pubblico delle singole informazioni diffuse.
I media “evitino dunque di riportare informazioni non essenziali che possano ledere la riservatezza delle persone” e nello stesso tempo possano indurre ulteriori stati di allarme e di preoccupazione in coloro che si sono avvalsi dei servizi sanitari dell’ospedale o sono altrimenti entrati in contatto con la persona.
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