Responsabilità diretta dei giudici, approvato emendamento

Redazione 03/02/12
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L’Associazione Nazionale Magistrati ha convocato d’urgenza per la prossima settimana il Comitato direttivo centrale, per discutere delle iniziative da intraprendere dopo che ieri la Camera dei Deputati ha approvato un emendamento alla legge comunitaria che introduce la responsabilità civile diretta dei magistrati.

All’ordine del giorno la discussione e le valutazioni in merito alle iniziative da intraprendere con riferimento all’approvazione dell’emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati”, fa sapere in una nota l’associazione.

Ieri infatti la Camera dei Deputati ha approvato con voto segreto (264 voti favorevoli e 211 contrari) un emendamento della Lega Nord che prevede la responsabilità civile dei magistrati in caso di provvedimenti errati. Il governo aveva espresso in merito parere negativo, tuttavia è andato sotto durante la votazione.

L’emendamento prevede infatti che “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento” di un magistrato “in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni o per diniego di giustizia“, possa rivalersi facendo causa allo Stato e al magistrato per ottenere un risarcimento dei danni. A pagare sarà dunque il singolo giudice e non lo Stato. Il testo attende adesso l’approvazione del Senato.

La legge attuale prevede invece che sia lo Stato e non il singolo magistrato a risarcire una persona che abbia subito un danno a causa di un errore giudiziario commesso per dolo o colpa grave.

Una recente sentenza della Corte di giustizia europea intimava all’Italia di cambiare la legge, in quanto la responsabilità andava estesa anche agli errori commessi dal magistrato per un’interpretazione errata delle norme europee e per una valutazione sbagliata di fatti o prove.

La Corte Ue non si spingeva però ad investire direttamente il magistrato dell’onere del risarcimento, non toccando il principio che fosse lo Stato, e non la singola toga, a pagare.

Già ieri l’Anm, attraverso il suo presidente Luca Palamara, aveva definito la responsabilità diretta del magistrato “incostituzionale e una forma intimidatoria e di vendetta verso il libero esercizio della funzione di giudice“.

Qui il testo dell’emendamento presentato dal deputato leghista Pini

Redazione

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