La trasmissione era stata registrata negli studi Mediaset la settimana precedente le festività pasquali. Per questo, infatti, da giorni circolavano in rete e sui quotidiani le immagini di Renzi con il giubbino di pelle, che gli ha fatto guadagnare il nomignolo di “Renzie”.
Ieri, il conto degli ascolti ha dato ragione sia alla “padrona di casa” del sabato sera del Biscione, che all’ex rottamatore: oltre cinque milioni di telespettatori, operazione riuscita sia per la produzione di “Amici” che per l’insolito ospite.
Renzi è apparso serio in video, cercando di arringare i giovani partecipanti – e ascoltatori – che prendono parte al programma di Maria De Filippi. Quello del primo cittadino fiorentino, però, non è un primato: già Piero Fassino, nel 2005, allora segretario dei Ds, aveva preso parte a una puntata di “C’è posta per te”, ormai entrata negli annali della tv commerciale.
Come già l’attuale sindaco di Torino prima di lui, dunque, Matteo Renzi è il secondo leader del centrosinistra a presentarsi nello studio “ostile” di Canale 5. Per nulla intimidito dalla presenza delle telecamere, alle quali già nella corsa alle primarie contro Pier Luigi Bersani aveva dimostrato di trovarsi a proprio agio, il leader emergente del Pd – ma inviso a buona parte del proprio partito – è stato ascoltato in silenzio quasi religioso dal pubblico in sala, tra concorrenti e spettatori.
Molti gli argomenti toccati, ma la politica, quella vera, è rimasta ai margini e forse non per caso.
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