Di seguito il testo dell’appello:
“All’inizio della campagna referendaria, molti di noi lanciarono un appello ai cittadini, perche’ appoggiassero una iniziativa che costituiva una ”occasione imperdibile per ridare base e senso al nostro sistema politico, stimolando il Parlamento a compiere il suo dovere di dotare l’Italia di una legge elettorale all’altezza della Costituzione e della dignita’ del popolo italiano”. Adesso che la raccolta delle firme ha avuto un cosi’ ampio successo, ci rivolgiamo ai gruppi parlamentari e ai partiti perche’ affrontino immediatamente il problema, utilizzando al massimo l’ultima parte della legislatura. L’iniziativa referendaria ha gia’ svolto un compito importante, riaprendo un tema che sembrava chiuso e riproponendo alla coscienza popolare il rischio di votare, per la terza volta, con un sistema che calpesta fondamentali principi della Costituzione.
Il referendum – se ammesso, come auspichiamo, dalla Corte costituzionale – non solo non interferira’ con la attivita’ di governo ma, anzi, potra’ aiutare i gruppi parlamentari nello sforzo per fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria. Il referendum, infatti, potra’ diventare nei prossimi mesi non solo uno stimolo, sempre piu’ forte, per affrontare le tematiche istituzionali auspicate dal Presidente della Repubblica accompagnando le misure di risanamento e di rilancio dello sviluppo, ma potra’, altresi’, evitare lacerazioni fra i gruppi parlamentari impegnati in una cosi’ importante e delicata missione per il Paese.
Al di la’ di aspetti che il Parlamento potra’ sempre correggere, il ritorno alle ”leggi Mattarella” potrebbe contribuire a ricostituire, attraverso i collegi uninominali, un rapporto piu’ diretto fra parlamentari ed elettori e potra’ evitare, pur in un quadro tendenzialmente maggioritario, la formazione di coalizioni rissose, fragili ed eterogenee, artificiosamente tenute insieme dalla conquista di un premio di maggioranza a livello nazionale. Sarebbe una sciagura se – nonostante la condanna, ormai generale, dell’attuale sistema elettorale – l’inerzia e gli interessi di parte impedissero nuovamente al Parlamento di intervenire. Ma poiche’ questo pericolo esiste realmente, e lo sarebbe ancora di piu’ senza lo stimolo referendario, invitiamo i partiti ad assumersi tutte le responsabilita’ e a lavorare immediatamente attorno a questo problema alla ripresa dei lavori parlamentari”.
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