Referendum 4 dicembre, cosa fare? Notizie utili per gli elettori

Redazione 22/11/16
Tra meno di 15 giorni si terrà il Referendum del 4 dicembre e finalmente si conosceranno le conseguenze che vivrà l’Italia dopo questa fatidica data.

Per conoscere i risultati si dovrà aspettare l’inizio dello spoglio che seguirà la chiusura dei seggi; intanto si ricorda agli elettori che per accedere ai seggi, aperti dalle 7 alle 23, è necessario presentare la tessera elettorale insieme al documento d’identità.

Per approfondimenti si consiglia SPECIALE REFERENDUM COSTITUZIONALE: COSA SI VOTA

Referendum 4 dicembre, cosa fare?

Domenica 4 dicembre gli italiani decideranno se accettare o meno il testo del Disegno di legge Boschi – Renzi sulla Riforma costituzionale.

Ecco cosa si chiede agli elettori:

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V parte II della Costituzione
Approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.88 del 15 aprile 2016?”

Per questo Referendum, a differenza del precedente sulle trivelle, non è necessario raggiungere il quorum, quindi vincerà l’alternativa che otterrà la maggioranza del consenso.

Referendum 4 dicembre, riflessioni del Premier

In una recente intervista, Matteo Renzi ha anticipato la situazione italiana post Referendum, questo è quanto ha affermato:

«Il riflesso politico ci sarà sia che vinca il Sì, sia che vinca il No. Il problema se vince No è semplice: nella Costituzione rimane tutto com’è, il Parlamento più costoso del mondo e un sistema totalmente arzigogolato e il trionfo della burocrazia. Vorrei che questo fosse il tema, se si parla – talvolta anche per colpa mia – solo di cosa succede il giorno dopo, non facciamo un servizio ai cittadini».

Referendum del 4 dicembre: come affrontarlo?

Informarsi e andare a votare. Il voto è un “dovere civico” come ricorda il comma 2 dell’art. 48 della Costituzione:

“Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.”

Il voto è uno degli aspetti più democratici della nostra Repubblica, è stato conquistato con tanta fatica dai nostri “padri”, sprecarlo è davvero un peccato!

Referendum costituzionale: tutti i punti della riforma

Superamento del bicameralismo paritario

Se la Riforma Costituzionale prende atto, uno dei cambiamenti è il superamento del bicameralismo paritario, cioè si mette fine all’equivalenza tra Camera e Senato, quindi i due organi dello Stato non avranno più gli stessi poteri e non svolgeranno più gli stessi compiti, come per esempio il voto di fiducia al Governo oppure l’approvazione di tutte le leggi. Il compito del “nuovo” Senato sarà limitato a legiferare con la Camera in materie riguardanti le riforme costituzionali, disposizioni sulla tutela delle minoranze linguistiche, referendum, enti locali e politiche europee.

Riduzione del numero dei parlamentari

Il Senato avrà un numero inferiore di membri, da 315 senatori si passerà a 100, questi non saranno più eletti direttamente ma saranno scelti dalle assemblee regionali tra i consiglieri che le compongono e i sindaci della regione. Quindi il “nuovo” Senato sarà composto da:

  • 74 consiglieri regionali
  • 21 sindaci
  • 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica (in carica per 7 anni)

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