Rispetto al precedente meccanismo, basato sul rapporto fra la disponibilità di alcuni beni e quanto dichiarato, il nuovo redditometro si basa sul concetto di “spesa effettiva” e presuppone, quindi, una coerenza tra il reddito dichiarato e la capacità di spesa.
Dal gennaio 2012, gli accertamenti si concentreranno sui redditi a partire dal 2009. In particolare, saranno undici i tipi di nuclei familiari sotto controllo e circa 100 le voci di spesa, articolate in sette categorie:
– abitazione
– mezzi di trasporto
– contributi e assicurazioni
– istruzione
– attività sportive e ricreative e cura della persona
– altre spese significative
– investimenti immobiliari e mobiliari netti.
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che per individuare le caratteristiche dell’evasione sarà necessario un disallineamento tra reddito effettivo e dichiarato del 25% ripetuto per due annualità consecutive.
In assenza di questi requisiti, non sarà possibile effettuare l’accertamento sintetico.
I contribuenti, infine, dovranno “giustificare” le spese ricostruendo i movimenti delle somme di denaro e i flussi di spesa, con i “documenti alla mano”. Solo in tal modo, la difesa dall’accertamento sintetico potrà risultare efficace.
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