Per i mesi di novembre e dicembre 2020 quindi vengono erogate due nuove tranche del Reddito di Emergenza, a partire da 400 euro, a tutti coloro che ne avevano già diritto, e a chi a settembre ha avuto un reddito familiare inferiore all’importo del beneficio.
In quest’ultimo caso, la domanda deve essere presentata entro dal 10 al 30 novembre 2020 tramite il modello predisposto dall’INPS.
Vediamo di seguito come è nato questo sussidio a favore dei nuclei familiari in stato di bisogno, a causa dell’emergenza Covid, i rinnovi e l’ultima novità introdotta con il Decreto Ristori.
Reddito di emergenza: quando è stato introdotto
Il ReM 2020 è nato con il Decreto Rilancio, emandato dal governo per aiutare i cittadini e le famiglie colpite dalle restrizioni e dal lockdown anti-covid.
Si parlava da tempo di reddito di emergenza, ma sono state le parole della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, a confermarne l’arrivo:
“C’è una parte di cittadini che in questo momento non ha alcun sostegno, dovrebbero essere circa 2 milioni. Stiamo valutando la platea e l’impatto. Quindi per tutte queste persone che non hanno altri sostegni al reddito sarà previsto il reddito di emergenza, che le aiuterà in questo periodo anche di crisi economica”. Queste le parole pronunciate da Catalfo, ai microfoni di Class Cnbc prima dell’approvazione del Decreto rilancio.
Il Decreto Rilancio ne ha confermato l’effettiva approvazione. È l’articolo 82 del provvedimento a dettarne le regole. Dal 22 maggio l’Inps ha poi dato il via alla procedura di domanda online. Chi è in difficoltà e in possesso di specifici requisiti può fare richiesta di Rem 2020.
Il Decreto Rilancio, che ha visto la luce a giugno per prorogare e rinforzare tutti i bonus e gli aiuti a famiglie e lavoratori introdotti a marzo, contiene infatti questa misura di sostegno alle famiglie. Un decreto che ha introdotto anche novità, tra cui proprio il reddito di emergenza.
Nel pacchetto di interventi trovano spazio:
- un rifinanziamento della cassa integrazione per l’emergenza
- conferma e aumento dell’indennità di 600 euro per gli autonomi: 600 euro per il mese di Aprile, fino a 1.000 euro a Maggio,
- Bonus Colf e badanti 2020,
- Contributo a fondo perduto per imprese,
- Smart working di diritto per chi ha figli fino a 14 anni,
- Superbonus 110% ristrutturazioni casa,
- Stop ai licenziamenti per 5 mesi
- conferma del congedo parentale speciale
- conferma del bonus baby sitter 2020,
- introduzione del reddito di emergenza 2020
Dopodiché la misura è stata estesa con il Decreto Agosto (Decreto legge n. 104/2020), che ha ampliato l’arco temporale in cui chiedere l’agevolazione, introducendo un’ulteriore quota mensile (terza tranche), da richiedere all’INPS entro il 15 ottobre 2020.
Sembrava finita qui, e invece no. Il 24 ottobre il governo ha varato un discusso Dpcm con nuove misure restrittive, divieti e chiusure, per arginare la seconda ondata di contagi Covid. Accanto al nuovo Dpcm 24 ottobre è però stato inserito il Decreto Ristori 2020 con nuovi aiuti per imprese, attività commerciali e famiglie, colpite da questo nuovo semi-lockdown. Proprio in questo provvedimento è stato inserito l’articolo 14: il rinnovo del Reddito di emergenza, aggiungedo altre 2 mensilità: novembre 2020 e dicembre 2020.
Cos’è esattamente questo reddito di emergenza? Chi ne ha diritto? Di che cifra si tratta?
Reddito di emergenza: come si calcola, beneficiari e cause di incompatibilità
Vediamo in dettaglio a chi spetta questo aiuto statale, gli importi spettanti, come richiederlo, e le novità nel Decreto Ristori 2020, con l’aggiunta di altre 2 mensilità.
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Reddito di emergenza 2020: cos’è
Si tratta di un vero e proprio reddito, destinato a chi non ha al momento alcuna forma di sostegno sociale: cittadini e famiglie in stato di bisogno e senza alcun sostegno.
Un reddito aggiuntivo, che si affianca al Reddito di cittadinanza già in essere. Alle famiglie in difficoltà è quindi riconosciuto un sostegno al reddito straordinario, denominato Reddito di emergenza (Rem 2020). Il beneficio è erogato in due quote di pari importo.
Come specificato all’articolo 82 del Decreto Rilancio: “Ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, (…) è riconosciuto un sostegno al reddito straordinario denominato Reddito di emergenza (di seguito “Rem”). Il beneficio è erogato in due quote”.
Reddito di emergenza 2020: a chi spetta
Il Reddito di emergenza 2020 spetta a tutti i lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Ci sono molte situazioni di difficoltà economica e cittadini che sono rimasti fuori dagli aiuti concessi dal Governo durante Covid-19, e che generalmente possono essere considerati senza reddito. A loro spetta il nuovo Reddito di emergenza, ad esempio:
- i cittadini che hanno gli ammortizzatori sociali in scadenza e che non possono essere rinnovati, come la Naspi, la Dis-coll, e che difficilmente troveranno lavoro in questo momento,
- i lavoratori a chiamata
- tutti i cittadini che non beneficiano dei vari bonus e aiuti introdotti a causa del Coronavirus nel mese di marzo
- i lavoratori irregolari, che lavorano in nero.
I beneficiari quindi sono:
- lavoratori precari,
- lavoratori a chiamata, ad esempio quelli impiegati nel lavori veloci o fast job
- lavoratori irregolari
- disoccupati con Naspi e Dis-coll scadute
- lavoratori intermittenti
Le ulteriori mensilità introdotte con il Decreto Ristori andranno a favore dei nuclei familiari già beneficiari del REm a settembre e a chi possiede i requisiti di reddito.
Reddito di emergenza 2020: requisiti
Questa nuova forma di sostegno al reddito viene riconosciuta ai nuclei familiari che, dimostrano di possedere questi requisiti fondamentali:
- residenza in Italia del richiedente al momento della domanda;
- un Isee fino a 15 mila euro
- importo del reddito familiare, riferito al mese di settembre 2020, inferiore all’ammontare mensile del beneficio spettante (da €400 a €800)
- patrimonio mobiliare familiare nell’anno 2019 inferiore a 10 mila euro, accresciuta di 5 mila euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20 mila euro. Il predetto massimale è incrementato di 5 mila euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Reddito di emergenza 2020: a chi non spetta
Non tutti hanno diritto al Rem 2020. Questa misura non è cumulabile con alcune forme di sostegno o comunque non si può chiedere se ci si trova in determinate condizioni di esclusione. Non si ha diritto al beneficio economico se ci si trova in queste situazioni:
- se anche uno dei componenti della famiglia ha beneficiato di una delle indennità previste dal decreto Cura Italia,
- sono esclusi dal Rem anche i pensionati, ad eccezione dei titolari di assegno ordinario di invalidità;
- beneficiati di Reddito o pensione di Cittadinanza;
- esclusi anche i detenuti o le persone ricoverate in strutture di lunga degenza a totale carico statale;
- lavoratori dipendenti con una retribuzione lorda superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;
Reddito di emergenza 2020: quanto spetta
L’importo totale del Reddito di emergenza viene calcolato in base al numero dei componenti del nucleo richiedente, corrisposti in 2 quote di identico importo: dai 400 euro agli 800 euro per quota e per nucleo. La cifra è leggermente aumentata se nella famiglia è presente un componente disabile grave o non autosufficiente.
Funziona così: il valore di base del Reddito d’emergenza è 400 euro. Questo importo deveessere moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza dell’Isee, che assegna un valore a ogni composizione del nucleo familiare. In ogni caso non può superare il valore massimo di 800 euro a nucleo.
Se c’è un componente in condizioni di disabilità grave si può arrivare a un massimo della scala di equivalenza di 2,1: cioè 840 euro totali.
Questa la tabella degli importi spettanti
Composizione nucleo | Scala di equivalenza | Soglia del reddito familiare ad maggio 2020 |
---|---|---|
Un adulto | 1 | 400 euro |
Due adulti | 1.4 | 560 euro |
Due adulti e un minorenne | 1.6 | 640 euro |
Due adulti e due minorenni | 1.8 | 720 euro |
Tre adulti e due minorenni | 2* | 800 euro |
Tre adulti (di cui un disabile grave) e tre minorenni | 2.1** | 840 euro |
Reddito di emergenza 2020: cosa cambia con il Decreto Ristori
Il Decreto Ristori porta con sè una importante novità: il Reddito di emergenza sarà rinnovato di altre 2 mensilità, per i nuclei familiari già beneficiari del Rem a settembre e per chi possiede i requisiti di reddito.
Il testo del Decreto prevede che: ” Ai nuclei familiari gia’ beneficiari della quota del Reddito di emergenza (…) e’ riconosciuta la medesima quota anche per il mese di novembre 2020, nonche’ per il mese di dicembre 2020.
Il Rem è altresì riconosciuto, per una singola quota pari all’ammontare di cui all’articolo 82, comma 5, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, relative alle mensilita’ di novembre e dicembre 2020, ai nuclei familiari in possesso cumulativamente dei requisiti”.
Reddito di emergenza 2020: quando fare domanda
Chi crede di averne diritto, può ancora ottenere il Reddito di emergenza. Il termine ultimo non è più il 15 ottobre, come fissato dalla precedente proroga del Decreto agosto, con la terza tranche.
Il Decreto Ristori 2020 ha esteso l’arco temporale per poter beneficiare di questo sussidio, introducendo ulteriori 2 mesi di Reddito di emergenza. Sarà quindi ancora possibile ottenerlo, per chi ne ha i requisiti.
Come stabilito nel testo Ristori “La domanda per la quota di Rem è presentata all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso. Si può fare domanda entro il 30 novembre.
Anzi, come specificato da Inps sul portale web, dal 10 al 30 novembre 2020 è possibile presentare la domanda di REm. Domande aperte quindi martedì 10 novembre.
Reddito di emergenza 2020: come fare domanda
L’Inps ha specificato che la domanda per ottenere il reddito di emergenza potrà essere effettuata solo online, in modalità telematica tramite il sito Inps. Ovviamente, come per tutte le altre prestazioni, anche in questo caso sarà possibile farsi aiutare dai patronati nella procedura di richiesta.
>> Reddito di emergenza 2020 prorogato: i nuclei già beneficiari devono rifare domanda?
La nuova domanda può essere presentata da uno dei componenti del nucleo familiare individuato come il richiedente il beneficio attraverso i seguenti canali:
- sito internet dell’Inps (www.inps.it), autenticandosi con PIN, SPID, Carta
Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica; - enti di patronato;
- centri di Assistenza fiscale.
Per richiedere la tranche di novembre e dicembre si può accedere al form online predisposto dall’ente (A questo link).
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