Le regioni con il minor numero di domande di Reddito di Cittadinanza sono invece la Valle D’Aosta (1.333), il Trentino (3.695) e il Molise (6.388).
Per quanto riguarda i canali a disposizione per la presentazione delle domande, i CAF risultano quelli più utilizzati, con 748.742 richieste, seguiti dalle Poste (209.605) e dai patronati (35.593).
I dati completi sono consultabili nella documentazione allegata.
Reddito di Cittadinanza: come richiederlo
Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più persone di età pari o superiore a 67 anni, il Reddito assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza.
Leggi “Reddito di cittadinanza: la guida al sussidio”
Per richiedere il beneficio sono stati pubblicati il modello aggiornato e i nuovi modelli “Ridotto” ed “Esteso”: il primo è necessario per comunicare i redditi di attività lavorative in corso al momento della presentazione della domanda e non interamente valorizzati su ISEE, il secondo modello, invece, è utile ai beneficiari che dovranno comunicare tutte le variazioni intervenute nel corso della percezione della misura.
È disponibile online il servizio per la consultazione delle domande di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza presentate presso gli sportelli di Poste Italiane, i CAF o tramite SPID sul sito del Reddito di Cittadinanza.
Fonte: Inps
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“Reddito di cittadinanza: l’impatto sul sistema dei servizi”
Si terrà a Bologna, il 12 giugno 2019 e sarà rivolto ad un’ampia platea di attori coinvolti nella misura che sta rivoluzionando il sistema di welfare italiano.
Gli attori coinvolti sono numerosi: i servizi sociali in primis, l’INPS, l’ANPAL, i servizi demografici, i servizi territoriali per l’impiego, il terzo settore.
Il convegno affronta il tema in tutte le sue relazioni e complessità, allo scopo di illustrare il quadro giuridico di riferimento e di evidenziare i passaggi logici per comprenderne il funzionamento.
L’iniziativa si aprirà con una sessione plenaria di inquadramento normativo, alla quale faranno seguito tre workshop operativi paralleli rivolti agli Enti istituzionalmente coinvolti e relative figure professionali, ovvero:
– gli assistenti sociali dei servizi territoriali;
– i navigator e centri per l’impiego;
– le Amministrazioni, per gli adempimenti relativi alla trasmissione dei dati al Casellario dell’Assistenza (ora SIUSS) e, più in generale, per i profili connessi alla collaborazione interistituzionale.
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