Reddito di cittadinanza e Quota 100, decreto approvato: ecco i punti chiave

Chiara Arroi 18/01/19
“In poco più di 20 minuti il Consiglio dei ministri ha deciso di fondare un nuovo welfare state in Italia che aiuta le persone in difficoltà”: con queste parole il vicepremier Luigi Di Maio ha presentato alla folla dei giornalisti il Decreto su Reddito di cittadinanza e Quota 100, approvato nella serata di ieri, 17 gennaio 2019. Un giorno che lo stesso di Maio ha definito storico.

Un provvedimento che si attendeva da tempo, perché in realtà erano queste due le misure chiave di tutta la Manovra 2019, di cui ancora non si conoscevano i termini. Manca ancora un testo ufficiale definitivo, in sostanza comunque le misure non si discostano dall’ultima bozza circolata nelle scorse settimane.

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Tutte le misure proposte sono state confermate e da aprile cominceranno a produrre i primi effetti, anche se scaglionati e in base alla situazione dei nuclei familiari che potranno accedere.

Vediamo allora in dettaglio i punti chiave del pacchetto Reddito e pensioni, che vedrà attuazione nei primi mesi del 2019 e interesserà una platea complessiva che Matteo Salvini ha quotato attorno ai 10 milioni di italiani.

Reddito di cittadinanza: i punti chiave

Sono 1,32 milioni i nuclei familiari che beneficeranno del reddito di cittadinanza, di cui 164 mila stranieri. Lo si legge nella relazione tecnica dell’ultima bozza del decretone. Ecco le principali caratteristiche della misura bandiera 5 stelle, davanti a cui si troveranno gli italiani nei prossimi mesi.

Consulta lo speciale Reddito di cittadinanza 

I BENEFICIARI DEL REDDITO

Sia reddito di cittadinanza sia pensione di cittadinanza saranno erogati ai nuclei familiari che si trovano in difficoltà economica e quindi sotto la soglia di povertà (stabilita in un indice di 780 euro al mese). Chi ha quindi un Isee sotto i 9.360 euro può accedervi. Ma sono necessarie altre condizioni:

  • patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro (diverso dalla prima casa),
  • patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro (oppure 8.000 per le coppie e 20.000 se in famiglia),
  • se stranieri, si deve risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due continuativi.
  • tra i paletti, quello di non aver acquistato negli ultimi due anni un’auto di cilindrata superiore a 1600 cc e una moto di cilindrata superiore a 250 cc, né essere proprietario di navi e imbarcazioni da diporto.

L’IMPORTO DEL REDDITO

La somma che si riceve ogni mese, dipende molto dalla situazione delle persone e dei nuclei familiari, a seconda dei componenti, del loro reddito e del patrimonio a disposizione. Si va dai 40 euro ai 780 euro a persona. Per le famiglie poi il tetto sale: per una famiglia con due adulti, un figlio maggiorenne e due minorenni si arriva a 1.330 euro.

EROGAZIONE SU CARD

Il reddito di cittadinanza sarà erogato su una tessera o card elettronica, simile alla postepay. Si dovrà spendere entro il mese, altrimenti si perde la somma.

QUANDO PARTE IL REDDITO

La tabella di marcia l’ha dettata in conferenza il vicepremier Di Maio: a febbraio sarà online il sito web, per informare i cittadini della documentazione utile e delle modalità di richiesta del reddito. A marzo il sito sarà pronto per accogliere le domande. Ad aprile si riceverà il reddito.

La domanda per ottenere il reddito di cittadinanza si può presentare alle Poste o al caf. L’Inps poi verificherà i requisiti della persona.

GLI ESCLUSI DAL REDDITO

Sono esclusi dal reddito di cittadinanza chi si trova in carcere, i ricoverati in lunga degenza o altre strutture assistenziali a carico dello Stato, le famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo chi si è dimesso dal proprio lavoro nei dodici mesi precedenti.

IL PATTO DI LAVORO

Non è finita qui. Niente reddito senza patto per il lavoro. Entro 30 giorni dall’assegnazione, i beneficiari dovranno sottoscrivere il patto: di lavoro se già qualificati o di formazione. Dopodiché si attiverà il Centro per l’impiego, che dovrà scandagliare le offerte delle aziende, su un software apposito e fare le proposte al beneficiario. Offerte congrue:

  • la prima offerta entro 100 chilometri;
  • la seconda offerta entro 250 chilometri;
  • la terza in tutta Italia

Chi le rifiuta perde il beneficio.

SOSTEGNO ALLE IMPRESE

Un’impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza otterrà fino a 18 mesi di sgravi fiscali. Se chi prende il reddito di cittadinanza avvia una sua impresa, ottiene il reddito fino a 16 mesi.

PENSIONE DI CITTADINANZA: REQUISITI

Pronta a partire anche la sorella del reddito: la pensione di cittadinanza. Anche questa misura però subisce una piccola frenata. La potranno ottenere i cittadini che avranno compiuto 67 anni (non più 65). Restano invariati invece i requisiti di Isee e patrimonio.

Quota 100: i punti chiave

Veniamo ora al pacchetto pensioni. Salvini ha parlato e presentato la sua Quota 100, spiegando che 1 milione di persone potrà decidere di andare in pensione anticipatamente favorendo così il ricambio generazionale e nuovi posti di lavoro.

Consulta lo speciale Quota 100

Vediamo i punti salienti della misura.

REQUISITI QUOTA 100

Riconfermati i requisiti presentati negli scorsi mesi. Quota 100 si otterrà con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati. Superato ciò si andrà avanti fino a quota 104. In particolare, le combinazioni saranno:

  • 62+38
  • 63+38
  • 64+38
  • 65+38

Chi non rientra in questi requisiti, dovrà rispettare quelli imposti dalla Legge Fornero: ovvero 67 anni di età + 20 anni di contributi.

Il decreto prevede un abbassamento del requisito contributivo in vigore dal primo gennaio, ripristinandolo a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

TRE FINESTRE

Non si andrà in pensione tutti assieme. Sono previste tre finestre di accesso. I primi fortunati sono i cittadini che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018: questi andranno in pensione:

  • Il 1° aprile 2019 se lavoratori privati;
  • Il 1° agosto 2019 se pubblici;
  • A settembre se dipendenti della scuola;

Chi matura i requisiti nel 2019 invece va in pensione:

  • Dopo tre mesi se lavoratore privato;
  • Dopo 6 mesi se lavoratore pubblico
  • In autunno 2019 se dipendente scuola.

LIQUIDAZIONE TFR

Risolto in parte anche il nodo del Tfr agli statali. Coloro che scelgono quota 100 da quest’anno riceveranno il Tfr subito. Fino a 30 mila euro sarà anticipato dalle banche con interessi pagati dallo stato per il 95 per cento.

ESCLUSI DA QUOTA 100

Non potranno invece accedere a Quota 100 invece queste categorie, che godono di opzioni più vantaggiose:

  • Forze armate e polizia,
  • Polizia penitenziaria,
  • Guardia di finanza,
  • Vigili del fuoco.

RISCATTO LAUREA 

E’ inoltre stato stabilito che gli under 45 potranno riscattare gli anni di laurea in modo agevolato: con il 30 per cento di sconto.

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Chiara Arroi

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