Il testo prevede, tra le altre misure che molti attendevano (Quota 100, pensione di cittadinanza, Flat tax, pace fiscale), dal prossimo anno l’introduzione di una misura universale di sostegno al reddito, basata sul presupposto che nessun cittadino possa vivere con meno di 780 euro al mese (destinati ad aumentare in base al numero dei componenti il nucleo familiare).
Il suo più grande promotore, il Vicepremier Luigi di Maio ha spiegato ai giornalisti che “i dettagli li conoscerete nei prossimi giorni quando saranno rese note tabelle e meccanismi di erogazione”. Ha ribadito poi che “si tratta di una misura omogenea in tutto il territorio. Siamo pronti a far tornare il sorriso agli italiani anche quando si parla di centri per l’impiego”, ha poi aggiunto.
“Si introdurrà una misura universalistica di sostegno al reddito, con la previsione che nessun cittadino abbia un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero dei componenti della famiglia”, ha fatto sapere Palazzo Chigi.
Tutte le novità sul reddito di cittadinanza
Intanto per la misura cardine voluta dal Movimento 5 stelle serviranno 9 miliardi di coperture. Vediamo in dettaglio come funzionerà e quando entrerà in vigore il tanto atteso reddito.
Reddito di Cittadinanza: a chi è rivolto
Al Reddito di Cittadinanza potranno accedere i maggiorenni residenti in Italia da almeno 5 anni, siano essi disoccupati o inoccupati, compresi i pensionati. E’ quanto riporta il Documento programmatico di bilancio, quello, per intenderci, che ogni stato membro invia alla Commissione UE per illustrare gli interventi della manovra finanziaria e che l’Italia ha trasmesso a Bruxelles poche ore dopo la conclusione del Consiglio dei Ministri.
Reddito di Cittadinanza: l’importo
La misura è studiata per garantire ad ogni cittadino di raggiungere la soglia di povertà relativa, individuata dall’Unione Europea in 780 euro mensili equivalenti a 9.360 euro annui. Somma – base per un single, destinata ad aumentare in proporzione al numero dei componenti il nucleo familiare.
Reddito di Cittadinanza: la procedura
Gran parte della procedura passerà attraverso i Centri per l’Impiego. Questo perché uno dei due obiettivi del Reddito di cittadinanza (il primo è l’integrazione del reddito) consiste nel fornire un incentivo al rientro nel mondo del lavoro.
Il beneficiario, non a caso, per accedere al sussidio dovrà, a pena di decadenza, stipulare un apposito patto di servizio oltre a:
- Partecipare ad un percorso formativo vincolante;
- Accettare obbligatoriamente almeno una delle tre offerte di lavoro eque e non lontane dal suo luogo di residenza, che gli verranno prospettate dai Centri per l’Impiego.
Stando alle ultime dichiarazioni del Ministro Luigi Di Maio il controllo sul Reddito avverrà grazie ad un software unico che raccoglierà i dati dei percettori, i loro progressi formativi, oltre al permanere del diritto alle somme.
Reddito di Cittadinanza: l’entrata in vigore
Nel Documento programmatico di bilancio si afferma che il Reddito di Cittadinanza sostituirà dal 1° gennaio 2019 il “cugino” Reddito di Inclusione (cosiddetto REI), introdotto a inizio anno per volere del precedente esecutivo.
Nonostante non sia da escludere uno stacco temporale tra l’abrogazione del REI e l’avvio del Reddito di Cittadinanza, con tutta probabilità il primo trimestre del prossimo anno vedrà l’avvio ufficiale del sussidio.
A questo si aggiungono le numerose dichiarazioni rese nelle settimane scorse dal Ministro Di Maio che individuavano in Marzo 2019 la partenza del Reddito.
Reddito di Cittadinanza: le coperture
Stando al Documento inviato alla Commissione Europea, le risorse che la Manovra 2019 destinerà al Reddito di Cittadinanza ammontano a 6,7 miliardi di euro.
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