Reddito di cittadinanza: con quali altre agevolazioni è compatibile?

Redazione 07/02/19
Il reddito di cittadinanza è pronto a fare il suo ingresso nel sistema di welfare italiano. A partire dal prossimo 6 marzo 2019 sarà possibile presentare la domanda di accesso al beneficio, e da aprile si comincerà a percepire il sussidio, sottoscrivendo il patto di lavoro e formazione.

Ma che ne sarà degli altri sussidi e delle altre agevolazioni di sostegno alla povertà o alle famiglie? E che ne è della compatibilità con lo svolgimento di attività lavorativa? In generale, molte famiglie potranno contare su più tipologie di aiuto, ma in alcuni casi, il Reddito generato dalla loro percezione, sarà decurtato dell’importo già percepito con altre forme assistenziali. In altre situazioni, invece, gli aiuti si potranno sommare: potrà accadere. in caso di rimborsi spese, riduzioni tariffarie o rette per servizi, agevolazioni sui tributi, buoni servizio e prestazioni a favore dei disabili.

Tutto questo è chiarito anche nell’articolo 2 comma 6 del Decretone Pensioni e reddito di cittadinanza (Decreto n.4 del 28 gennaio 2019): “Ai soli fini del Rdc, il reddito familiare e’ determinato al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’ISEE ed inclusivo del valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti  il  nucleo  familiare, fatta eccezione per le prestazioni  non  sottoposte  alla  prova  dei mezzi.

Nel valore dei trattamenti assistenziali non rilevano le erogazioni riferite al pagamento di  arretrati,  le  riduzioni  nella compartecipazione al costo dei servizi e le esenzioni e  agevolazioni per  il  pagamento  di   tributi,   le   erogazioni   a   fronte   di rendicontazione di spese sostenute, ovvero le erogazioni in forma  di buoni  servizio  o  altri  titoli  che  svolgono   la   funzione   di sostituzione di servizi”

Bisogna quindi informarsi molto bene, perché seppur molti sussidi e misure di welfare saranno compatibili con l’imminente Reddito di cittadinanza, la percezione di questi andrà a decurtare l’importo percepito.

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Reddito di cittadinanza: compatibile con la disoccupazione Naspi?

Buone notizie, la risposta è sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti siano percettori della Naspi, l’indennità di disoccupazione che spetta ai lavoratori disoccupati che abbiamo perso il lavoro e possiedano determinati requisiti richiesti dallo Stato.

Leggi anche “Naspi: nuovi servizi Inps per verificare lo stato della domanda”

Reddito di cittadinanza: compatibile con sussidi per invalidità civile?

Buone notizi, la risposta è sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora uno o più componenti siano percettori delle prestazioni destinate agli invalidi civili. In tal caso Reddito e pensione di cittadinanza integrano nei limiti della soglia l’importo di tali prestazioni.

Reddito di cittadinanza: compatibile con lavoro subordinato

Anche in questo caso la compatibilità c’è, la risposta quindi è sì. Come riportato nel Manuale Inps su Reddito e pensione di cittadinanza, il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti siano lavoratori.

Tuttavia, in caso di attività lavorativa di uno o più componenti, se l’attività subordinata è iniziata nell’anno 2017, nell’anno 2018, ovvero nei primi mesi del 2019 ed è in corso al momento di presentazione della domanda, occorre compilare il modello Rdc/Pdc–Com, recandosi ai CAF convenzionati con le proprie credenziali, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Se, invece, l’attività lavorativa subordinata è iniziata dopo la presentazione della domanda di Rdc, e cioè nel corso di godimento del beneficio, le variazioni devono essere comunicate all’Inps che valuterà le condizioni per la permanenza del beneficio.

La comunicazione relativa alla variazione ed il relativo reddito viene inoltrata ad Inps recandosi di persona ai Centri per l’impiego ovvero, quando sarà istituita, attraverso la Piattaforma “SIUPL” entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Reddito di cittadinanza: compatibile con attività autonoma o d’impresa

Sì. Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora tutti i suoi componenti siano lavoratori.

Tuttavia, nel caso in cui uno o più componenti svolgano attività lavorativa (autonoma o di impresa) iniziata nell’anno 2017, nell’anno 2018 ovvero nei primi mesi del 2019 e in corso al momento di presentazione della domanda, devono compilare il modello Rdc/Pdc – Com, recandosi ai CAF convenzionati, con le proprie credenziali, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Reddito di cittadinanza: compatibile con premio alla nascita

Anche il bonus bebè è compatibile con la percezione del Reddito. Se nel nucleo beneficiario c’è un neonato, potrà beneficiare del cosiddetto “premio alla nascita”, l’assegno da 800 euro e del bonus bebè da 96 euro al mese, se secondogenito. Il Bonus bebè, essendo soggetto alla verifica dell’Isee, è esplicitamente escluso dalle prestazioni assistenziali che comportano una riduzione del Rdc.

Reddito di cittadinanza: compatibile con bonus asilo nido

Anche il bonus asilo nido 2019, che quest’anno è stato portato fino a 1.500 euro all’anno per pagare l’asilo, essendo un rimborso spese, si sommerà all’eventuale reddito di cittadinanza e non ne comporterà alcun taglio o decurtazione.

Leggi anche “Bonus asilo nido 2019, domande al via: importo e istruzioni Inps”

Reddito di cittadinanza: compatibile con bonus gas e energia

Le riduzioni sul pagamento delle bollette luce, gas e acqua, restano, anche durante il beneficio del Reddito di cittadinanza.

Leggi anche “Bonus luce e gas: come richiederlo”

Reddito di cittadinanza: compatibile con il Reddito d’inclusione Rei?

In questo caso la risposta è no. Anzi. Il Reddito di cittadinanza andrà a sostituire in toto quello d’inclusione, che cesserà di esistere. La vecchia misura di contrasto alla povertà non potrà essere più richiesta. E da aprile non sarà più riconosciuto né rinnovato.

Per approfondire le misure contenute nella Legge di bilancio 2019, Leggioggi consiglia:

Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018

A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde.   Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.

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